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PATRIZIA CIRULLI E IL “SUO” SANREMO: CHE EMOZIONE CANTARE TENCO PDF Stampa E-mail
Scritto da Redazione   
Sabato 10 Marzo 2018 00:00

Ci sono canzoni senza tempo. Canzoni che hanno saputo lasciare un segno nella storia della musica italiana e che è “bello che le nuove generazioni conoscano”. Spesso queste canzoni, appena nate, non sono state comprese o apprezzate. Magari sono arrivate ultime o penultime al Festival di Sanremo. E proprio a quei successi mancati all’Ariston ma che oggi tutti conoscono, la cantante e interprete Patrizia Cirulli ha dedicato un disco dal titolo “Sanremo D’Autore” (Egea Music): “Vita spericolata” di Vasco, “Ciao, amore, ciao” di Luigi Tenco, “Lei verrà” di Mango, “Donne” di Zucchero sono alcuni brani dell’album. “Il disco è uscito a fine gennaio e l’ho presentato a Sanremo in occasione del festival. Quale posto migliore? – racconta la cantautrice milanese dalla voce “insolita e straordinaria” come l'ha definita un giorno Lucio Dalla – si tratta di dodici brani arrivati ultimi, penultimi o non arrivati in finale in altrettante edizioni del Festival di Sanremo ma diventati successi clamorosi”. Capace di muoversi tra profondità e leggerezza, Patrizia Cirulli ha coinvolto in questo progetto artisti del calibro di Mario Venuti, Sergio Cammariere e Vince Tempera. “La scelta di realizzare un disco di cover – spiega - è nata da un’idea di Francesco Paracchini, un mio collaboratore. Il lavoro venuto fuori ci ha entusiasmato molto. Abbiamo fatto una ricerca: siamo andati oltre le canzoni più conosciute come ‘Donne’ o ‘Vita spericolata’. Questo progetto mi ha appassionato tanto: ho scoperto canzoni davvero bellissime. Ho iniziato a lavorare poco prima dell’estate con voce e chitarra. Ho fatto prima un lavoro di selezione poi ho lavorato sull’interpretazione. Dovevo trovare una chiave interpretativa giusta per me. Fare una cover per me non è ricantare la canzone così come è. Non avrebbe senso. Ho dato a questi brani un’impronta mia. E quanta emozione cantare Tenco!”. “Sanremo d'Autore” è quindi una rilettura di alcuni brani che hanno partecipato negli anni al Festival di Sanremo e che hanno in comune il fatto di essere arrivati ultimi e penultimi nella classifica delle votazioni finali oppure non essere stati ammessi alla serata finale. Il disco è stato registrato tra settembre e novembre: “Abbiamo lavorato abbastanza velocemente”. “Amo tutte le canzoni dell’album, sono tutte delle figlie adottive per me. Di sicuro c’è un brano a cui sono legata particolarmente che è 1950 scritta da Gaio Chiocchio e Amedeo Minghi e presentata da quest’ultimo al Festival di Sanremo 1983 e non ammessa in finale. Secondo me è un capolavoro assoluto. E poi, appunto, Ciao Amore ciao di Tenco” dice la cantane che ricorda tanto - a proposito di Tenco - la grande Dalida. Ovviamente anche lei quest’anno ha seguito Sanremo (ha tifato per Ron e Ornella Vanoni) e anche lei - che opera da anni nel campo della musica leggera e della musica d'autore - ha provato a salire su palco dell’Ariston “che rimane l’unica vetrina in Italia capace di dare un’ampia visibilità in poco tempo” perché “provare non costa nulla”: “Avevo proposto un brano scritto con Fausto Mesolella – racconta Cirulli - con lui ho collaborato spesso negli ultimi anni. Ma non è andata. I meccanismi che entrano in gioco sono davvero tanti. Ma non è solo difficile entrare a Sanremo (e a Sanremo alla fine tutti ci vogliono andare: ci va il big affermato come chi proviene dal mondo dell’indie), è iI mondo della musica, in generale, un mondo difficile. Io però sono felice: faccio le cose che amo fare e cerco di farle al meglio. Mi sento libera di esprimermi e libera di esprimere la mia creatività. Mi prendo quanto di buono viene. In fondo se non ci fossero stati gli esclusi o gli ultimi classificati a Sanremo io non avrei fatto questo disco!”. Patrizia Cirulli ha vinto tre volte il Premio Lunezia, i primi due nel 2010 e nel 2013 nella categoria “Musicare i Poeti”, ed è finalista al Premio Tenco 2013 nella sezione “interpreti” con il disco “Qualcosa che vale”, rilettura in chiave acustica dell'album “E già” di Lucio Battisti. Negli anni partecipa ai principali festival di musica d'autore italiani e internazionali vincendo premi della critica, premi per il miglior testo e per la miglior composizione musicale. Come interprete, si esibisce in un prezioso duetto insieme a Pino Mango nella trasmissione Stella Nascente su Rai Due e pubblica il brano “Dentro l’anima”, prodotto da Mario Lavezzi. Collabora con Angelo Carrara, storico produttore discografico di molti stimati e amati artisti. Firma con lui un contratto discografico ed editoriale da cui nascono due pubblicazioni su etichetta Targetmusic e distribuiti dalla Sony, prodotti artisticamente da Pino Pischetola e Roberto Baldi, Walter Tesoriere e Filippo Bentivoglio. Il primo singolo “Un viaggio in macchina” viene trasmesso da varie radio tra cui Radio Montecarlo ed è “disco della settimana” su Radio 105. Il 22 gennaio 2016 esce l'album “Mille Baci”, pubblicato da Egea Music, dove la cantautrice è interprete, compositrice e produttrice del disco e con il quale vince per la terza volta il Premio Lunezia, arriva in finale al Premio Tenco e si aggiudica il premio “La musica nella poesia” nell'ambito del Premio Bianca D'Aponte 2016. 

 

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