Progetto europeo FABRIC. |
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Scritto da Paola Zorzi |
Venerdì 22 Giugno 2018 13:31 |
Giovedì 21 giugno, a conclusione del progetto "FABRIC - Feasibility analysis and development of on-road charging solutions for future electric vehicles", nell'Aula Magna del Politecnico di Torino si è tenuto un convegno per illustrare i risultati e descrivere il percorso finanziato dal VII Programma Quadro e intrapreso da un consorzio di 25 partner di 9 Paesi europei, sulla fattibilità di tecnologie di ricarica su strada e, a lungo termine, di un ampliamento della gamma dei veicoli elettrici (EV). Foto Paola Zorzi Un progetto in sintonia con i propositi della Comunità europea che da anni promuovepratiche volte sia ad aumentare l'efficienza energetica attraverso un consumo intelligente delle risorse, sia a sostenere progetti che comportino un miglioramento della qualità della vita in termini di salute e sicurezza promuovendo tra l'altro l'impiego di energie rinnovabili. {gallery}fabrica{/gallery} In tal senso l'implementazione di soluzioni ICT per l'efficienza energetica dovrebbe contribuire a soddisfare le richieste ambientali sulla mobilità futura. Un tema questo centrale in quanto a livello globale il settore dei trasporti assorbe circa un terzo del consumo totale di energia. ICT rendendo più efficienti i trasporti potrebbe infatti determinare una diminuzione del consumo energetico. Questo può avvenire su più fronti: attraverso lo sviluppo di tecnologie atte a monitorare il traffico oppure a fornire strumenti di navigazione efficienti o ancora strumenti di eco-driver con conseguente controllo delle emissioni inquinanti. Importante è anche la possibilità di creare Smart Grid, cioè Reti intelligenti ed interattive per la distribuzione dell'energia che tengano conto ad esempio delle necessità di erogazione energetica nei diversi luoghi e momenti della giornata (negli Stati Uniti Obama nel 2009 aveva già firmato un progetto pilota collegato a Smart Grid). Sempre la UE si pone l'obiettivo di abbattere del 20% le emissioni di gas serra entro il 2020. Anche in questo caso le tecnologie ITC potrebbero contribuire allo scopo introducendo intelligenza nei sistemi complessi, limitando da un lato il sovra-dosaggio di energia e dall'altro consentendo lo stoccaggio di energia quando necessario o ancora introducendo sensori, termici ad esempio, in quanto il raffreddamento, come sottolineato durante il convegno, determina un grande dispendio energetico. Molti in tal senso gli argomenti trattati durate il congresso che si sono caratterizzati attraverso un approccio multidisciplinare. La realizzazione di un tale progetto infatti dovrà contare su più realtà scientifico-tecnologiche e professionali. Solo il concorso di tutti questi contributi, è stato sottolineato, potrà infatti rendere possibile la sua realizzazione. Il progetto partito nel 2014, che comprende il Politecnico di Torino come partner, si confronta dunque con le possibilità di un suo concreto sviluppo su larga scala. A questo scopo nel "Test site" italiano dell'autoporto di Susa (Torino), venerdì 22 giugno, sono stati programmati dei test dimostrativi. Si tratta nello specifico di una ricerca che negli ultimi anni si è orientata verso la diminuzione del tempo di ricarica sia statica (cablata e wireless/ fili e senza fili) che dinamica o in movimento, quest'ultima con batterie più piccole, ricarica rapida ma esigente maggiori investimenti in infrastrutture. Durante il convegno sono stati presentati vari prototipi che ad esempio mostravano modelli di elettrificazione dei veicoli via cavo oppure un manto stradale ad hoc atto alla ricarica in movimento. Il tutto sovente collegato ad aspetti strutturali e ad una architettura urbanistica legata alla comunicazione e viabilità. Molti in concreto gli obiettivi che il progetto Fabric si è dato, dalla determinazione delle esigenze dell'utente finale e delle richieste di settore (demand side) all'identificazione dei driver tecnologici e delle sfide implicite alla implementazione e installazione diffusa delle possibili infrastrutture legate alla ricarica wireless. Tutto questo nella consapevolezza della necessità di determinare nuove attività di sviluppo e tecnologie con sviluppatori che coinvolgono i vari attori di questo settore. Proposte quindi di partnership e collaborazioni delle parti interessate accompagnate da un'indagine sulle politiche governative, i regolamenti e modalità di finanziamento pubblico e privato... dato che queste vanno ad incidere sui progressi delle stesse infrastrutture di ricarica wireless. Valutazione quindi del potenziale di penetrazione di questa tecnologia di ricarica dinamica sul trasporto pubblico oltre a quello delle auto. E necessità di colmare le lacune tecnologiche con soluzioni razionali sia per la rete che per l'infrastruttura stradale. I relatori provenienti da più Paesi, da diversi Istituti di ricerca tecnologici pubblici e Uffici di ricerca legati ad Imprese da tempo impegnate su questo fronte si sono susseguiti nell'arco dell'intera giornata. Peccato constatare la quasi assenza di donne tra i relatori. |