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Quale turismo dopo la pandemia ? PDF Stampa E-mail
Scritto da Mauro Bardaglio   
Mercoledì 24 Giugno 2020 11:46

Il turismo sostenibile è sulla bocca di tutti. Sembrerebbe che la pandemia abbia finalmente messo in luce le problematiche e le opportunitàche legano il turismo alla questione ambientale. L’incertezza legata all’estate 2020 ha infatti modificato le preferenze degli italiani, favorendo mete naturalistiche e poco affollate. Sono anche nate numerose iniziative, come quella targata Tourist For Future, per favorire un modello di turismo che valorizzi il territorio, i piccoli operatori turistici e i prodotti locali. Altri progetti invece, come il blog Viaggiatori Ecologici, già da tempo dimostrano che il desiderio di viaggiare può essere del tutto compatibile con l’amore per l’ecologia.

Il turismo sostenibile implica quindi una maggiore attenzione alla correlazione fra clima e attività turistiche. Non è un caso che molti amministratori e operatori turistici lo abbiamo scelto come linea guida per l’estate che sta arrivando. La crisi appena passata ha infatti messo in luce la fragilità del sistema in cui viviamo. Una prima indagine sui dati Airbnb di questa estate conferma il trend in ascesa per questo settore: l’82% degli italiani trascorrerà le vacanze in Italia, contro un 55% del 2019. La casa indipendente è l’opzione più ricercata e il periodo di villeggiatura si allunga: per l’estate 2020 il turista medio preferisce allungare i tempi, soggiornando anche per più di una settimana. Negli anni precedenti invece, venivano favoriti i soggiorni corti con prevalenza nel weekend. Vengono favorite specialmente le case isolate immerse nella natura o in piccoli borghi.
 

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