Nel 1789 Alessandro Volta ha quarantaquattro anni, occupa la cattedra di Fisica sperimentale all’Università di Pavia – allora uno dei principali poli scientifici d’Europa – ed è tra gli scapoli più ambiti della nobiltà lombarda. Figlio cadetto di un’ottima famiglia, non solo è famoso in tutto il mondo per i suoi studi sull’elettricità, ma è bello, spiritoso, elegante nonché un tombeur de femmes senza alcuna propensione ai legami. Tutto cambia quando nella primavera di quell’anno conosce una giovane cantante lirica, Marianna Paris: Alessandro se ne innamora perdutamente e da quel momento lei diventa la sua ragione di vita.
Il mondo la ricorda come la dispotica, implacabile Lady di ferro. Sempre in armi. Per difendere le isole Falkland dalle rivendicazioni dell’Argentina e l’Occidente dalla voracità dell’Orso sovietico durante la guerra fredda. Per domare i minatori in sciopero e le spinte indipendentiste dell’Irlanda del Nord. Per sconfiggere (tre volte di seguito) i laburisti alle elezioni, per imporre la sua “rivoluzione conservatrice”, per smantellare l’assistenzialismo statale, per favorire un “capitalismo popolare”, per risanare l’economia britannica a qualunque costo, umano e sociale. E, infine, per mantenere la sterlina fuori dall’Eurozona.
"Siate affamati, siate folli": l'appello rivolto da Steve Jobs, fondatore della Apple, ai giovani dell'università di Stanford dà un po' il senso di quella che dovrebbe essere la missione rivoluzionaria della "meglio gioventù" di ogni epoca (prendendo in prestito il titolo della raccolta di poesie di Pier Paolo Pasolini). Goffredo Mameli era un giovane con cui quelli della nostra epoca - diversi più che mai da quelli del passato anche a causa dell'accelerazione impressa dalla rivoluzione digitale - avrebbero ben poco di cui parlare, se per assurdo un giorno dovessero incontrarlo.
Quanto coraggio ci vuole per tener stretto l’amore, anche quando fa male? Quanto coraggio ci vuole per rialzarsi dopo l’ennesima caduta? Quanto coraggio ci vuole per stare al fianco di un amico mentre il mondo gli crolla addosso? Quanto coraggio ci vuole per sedersi davanti a un tramonto, spingere lo sguardo oltre la linea dell’orizzonte e capire che chiunque può superare i propri limiti, chiunque può essere infinito?
Milano, 12 dicembre 1969. Una bomba esplode nella sede della Banca nazionale dell’agricoltura, in piazza Fontana. È una strage. È l’inizio della strategia della tensione che con il sangue e la violenza tenta la via del colpo di Stato autoritario. Carlo Lucarelli in “Piazza Fontana” (in uscita per Einaudi) ricostruisce questo “romanzo nero della Storia d’Italia”, guidandoci in un percorso disseminato di bugie, capri espiatori, coperture e depistaggi.
Il Bhutan è noto a chi si occupa di indicatori alternativi al Pil perché fin dagli anni Settanta del secolo scorso il re del piccolo regno himalayano ha indicato la felicità del suo popolo come compito prioritario dei governanti, inserendolo anche nellaIl ministro dell’istruzione del primo governo democraticamente eletto (2008-2013), Thakur S. Powdyel ha varato il piano per realizzare “scuole verdi” come pilastro fondamentale della Felicità Nazionale Lorda e ha spiegato la sua visione in un libro: “La Mia Scuola Verde”.
Metropoli, capitale della Repubblica e città-mondo: sono queste le tre anime di Roma secondo Domenico De Masi, professore emerito di Sociologia del Lavoro presso l’Università La Sapienza di Roma, che nel suo nuovo libro “Roma 2030”, di prossima uscita con Giulio Einaudi editore, traccia il futuro della Capitale in prospettiva da qui al 2030.