Il Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci di Prato, diretto da Cristiana Perrella, con le due nuove mostre “Protext!” e “Litosfera” e con l'installazione “Raid” di Marcello Maloberti, presentate il 24 ottobre scorso, continua a offrire al suo pubblico un programma culturale multiforme che affianca alla qualità dei progetti una crescente attenzione verso il territorio e le sue peculiarità. 

“Protext! Quando il tessuto si fa manifesto”, a cura di Camilla Mozzato e Marta Papini, sino al 14 febbraio 2021, attraverso le opere di nove artisti internazionali, esplora il ruolo del tessuto non solo nei dibattiti critici su autorialità, lavoro, identità, produzione e cambiamento ambientale, ma anche come medium per eccellenza nella rappresentazione del dissenso. Striscioni, stendardi, t-shirt, arazzi artigianali, quilting: sono strumenti che hanno dato voce nel mondo a istanze di protesta spontanee; la mostra indaga come la più recente generazione di artisti consideri l’uso del tessuto e le sue diverse declinazioni formali come pratica artistica trasgressiva.
In programma fino al 7 febbraio 2021, “Litosfera”, a cura di Cristiana Perrella, è un dialogo tra il video A Fragmented World (2016) di Elena Mazzi e Sara Tirelli e la grande installazione ambientale Produttivo (2018-2019) di Giorgio Andreotta Calò, ricomposta per la prima volta con le parti in collezione al Pecci, MAXXI, GAMeC, MAMbo, FMAV e dall’archivio dell’artista. La mostra si inserisce in una linea di ricerca che rilegge e interroga le opere della collezione permanente grazie al dialogo e al confronto con quelle provenienti da altre raccolte; nella stessa direzione si muove anche l’esposizione di Raid, opera di Marcello Maloberti recentemente acquisita dal museo, testimonianza della performance omonima realizzata dall’artista al Centro Pecci nel 2018, che proseguirà sino al 29 novembre. 
“Il ruolo del nostro museo, oggi, è sempre più quello di collettore di energie per il territorio e di spazio sociale sicuro per la comunità: solo rafforzando il legame del Pecci con Prato, valorizzandone le assonanze e le corrispondenze e stringendo ulteriormente i legami esistenti o creandone di nuovi possiamo garantire al museo la sua centralità”, sostiene la direttrice del Pecci, Cristiana Perrella. “In questi tempi difficili il Centro Pecci vuole continuare a essere la casa di chi ama l’arte e la cultura: un luogo grande e sicuro, accogliente e inclusivo, capace di parlare a tutti. La nostra missione è di continuare a crescere con il nostro territorio, per tornare ad aprirci, non appena possibile, al mondo intero. E per farlo ora vogliamo dare un segnale significativo di accoglienza e allo stesso tempo di responsabilità”.