“Addio a Letizia Battaglia. Una grande fotografa, una grande donna italiana che con la sua arte e le sue fotografie ha portato avanti importanti lotte di denuncia e di impegno civile”. Così il ministro della Cultura, Dario Franceschini, alla notizia della scomparsa della straordinaria fotografaitaliana, con una vita di impegno civile e politico, che la vide diventare testimone, attraverso i suoi scatti, della lotta alla mafia.


Nata a Palermo il 5 marzo del 1935, Letizia Battaglia si è spenta nella tarda serata di ieri a 87 anni, dopo una lunga malattia. Da Palermo era scappata, perché le andava “stretta”, e poi lì era tornata nel 2005 - dopo aver vissuto a Milano e Parigi - per dirigere il Centro Internazionale di Fotografia dei Cantieri Culturali alla Zisa.
Nel corso della vita, Battaglia ha raccontato da insider tutta Palermo, per non parlare del contributo dato al teatro, all’editoria e alla promozione della fotografia come disciplina. È riconosciuta come una delle figure più importanti della fotografia contemporanea non solo per i suoi scatti saldamente presenti nell’immaginario collettivo, ma anche per il valore civile ed etico da lei attribuito al fare fotografia. Un valore riconosciuto non solo in Italia, ma anche all’estero: nel 2017 il New York Times l’aveva citata come una delle undici donne straordinarie dell’anno.
Letizia Battaglia ha raccontato i volti dei poveri e le rivolte delle piazze, tenendo sempre la città come spazio privilegiato per l’osservazione della realtà, oltre che del suo paesaggio urbano. Trattava il suo lavoro come un manifesto, esponendo le sue convinzioni in maniera diretta, vera, poetica e colta, rivoluzionando così il ruolo della fotografia di cronaca. “Facevo ciò che potevo per scuotere le coscienze”, aveva spiegato parlando del suo lavoro, imparato in strada e sempre carico di una potente emozione. Anche i suoi soggetti hanno tracciato un percorso legato alla società, all’impegno politico, alle realtà emarginate, alla violenza provocata dalle guerre di potere e all’emancipazione della donna.
Molti sono i documentari che hanno indagato la sua figura di donna e di artista, il più recente dei quali è stato presentato all’edizione 2019 del Sundance Film Festival. Il film “Shooting The mafia”, per la regia di Kim Longinotto, racconta Letizia Battaglia giornalista e artista, che con la sua macchina fotografica e la propria movimentata vita è testimone in prima persona di un periodo storico fondamentale per la Sicilia e per l’Italia tutta, quello culminato con le barbare uccisioni di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino.