Tenere insieme tradizione, territorio, cultura, innovazione. L’Italia che fa l’Italia e che può essere vincente. L’Italia che può rappresentare una superpotenza economica, anche della transizione ecologica e nella raccolta dei rifiuti, sempre tenendo in conto l’ambito del genio italiano e la sua forza nel produrre oggetti belli che il nostro sistema produttivo riesce a fare e a esportare. Anche se spesso gli italiani stessi ne sono ignari.


Sono gli obiettivi e le fotografie dell’edizione di quest’anno de “L’Italia in 10 Selfie”, rapporto realizzato - con cadenza annuale - dalla Fondazione Symbola con il patrocinio del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e del Ministero della Transizione Ecologica, in collaborazione con Unioncamere e Assocamerestero.
Il rapporto di quest’anno è stato presentato questo pomeriggio presso la sala stampa della Farnesina. A fare gli onori di casa (data l’impossibilità di partecipazione da parte del Ministro Di Maio, impegnato in uno straordinario Consiglio del Ministri), Lorenzo Angeloni, direttore generale per la Promozione del Sistema Paese del MAECI: “questo di oggi è un evento che si rivolge al mondo. I 10 selfie danno infatti un’immagine dell’Italia come un Paese in movimento, con un sistema economico e produttivo a misura d’uomo che si evolve per affrontare le sfide del nostro tempo. Prime fra tutte: digitalizzazione e transizione verde. Una transizione che coinvolge ogni settore del made in Italy. Questo rapporto ci aiuta a rappresentare all’estero alcuni primati poco noti del made in Italy. Lo consideriamo uno strumento di lavoro di grande utilità per i nostri ambasciatori all’estero e per i rappresentanti dei paesi in Italia. Il rapporto si pone nel solco degli obiettivi perseguiti dalla Farnesina e dalle sue attività di promozione del Paese. Siamo quindi molto lieti e convinti di patrocinare la presentazione del rapporto 2022”.
Poi è stata la volta della presentazione dei 10 selfie di quest’anno, illustrati da Ermete Realacci, fondatore e direttore della Fondazione Symbola, che ha spiegato, in sintesi, anche le finalità del rapporto, ossia “raccontare cosa ha da dire l’Italia ai propri cittadini e all’estero, incrociando le esigenze delle sfide attuali”. “Quasi sempre la sostenibilità in Italia fa rima con bellezza, innovazione, qualità – ha aggiunto ancora in apertura -. Noi riusciamo a ridurre consumi di energie e materie prime, quando mettiamo in campo la migliore capacità che abbiamo di produrre oggetti di qualità. Lo sforzo di questi 10 selfie è anche esporli con facilità”.
Il primo selfie riguarda l’economia circolare: “siamo di gran lunga i leader europei per il recupero dei materiali, con il 79,4% dei rifiuti recuperati. Spesso l’economia circolare viene identificata con le raccolte differenziate urbane, ma in realtà i rifiuti urbani sono solo 1/5 dei rifiuti prodotti e l’Italia, nel complesso, è ben sopra la media europea (48,6%). Milano è, insieme a Vienna, è la città sopra al milione di abitanti con più raccolta differenzia. Punte di eccellenza ci sono sia in Veneto che nel Sud, ma ci sono anche punte di arretratezza. Questi risultati sono figli dei cromosomi del nostro paese. Siamo un paese povero di materie prime e quindi abbiamo dovuto, nel corso dei secoli, affidarci all’intelligenza. E questo fa la differenza".
Il secondo selfie riguarda un indicatore che l’Ue ha identificato per verificare l’efficienza dei sistemi produttivi, cioè risponde alla domanda “quanta ricchezza si produce in relazione all’uso di energie, materie prime e acqua?”. E anche qui, come riferito da Realacci, “l’Italia è molto in avanti rispetto agli altri paesi” (Italia 268, media europea 147).
Il terzo selfie riguarda il caso di un'azienda italiana. “L’Italia è infatti un Paese di medio-piccole aziende, ma ci sono anche grandi aziende, tra cui l’ENEL, che sta abbandonando petrolio e carbone e sta puntando tutto sulle rinnovabili. E questo ha reso l’ENEL molto più forte. Attualmente è l’azienda elettrica che nel mondo ha la potenza elettrica più estesa. Ma a prescindere dall’ENEL, l’Italia deve accelerare sulle rinnovabili, perché negli ultimi anni si è un po’ fermata”.
Il quarto selfie è quello della cultura: “siamo i primi nel mondo per siti Unesco. Per l’Italia la cultura e la bellezza sono elementi importanti, non solo per turismo o per identità del Paese, ma sono importanti anche per l’economia”.
Il quinto selfie riguarda le tecnologie spaziale: “siamo nei primi posti sia come intensità dei brevetti in relazione al monte dei brevetti, sia per quanto riguarda l’export di veicoli spaziali”.
Il sesto selfie parla del sistema alimentare italiano: “l’Italia è leader sulla qualità alimentare. Siamo quelli che hanno di gran lunga il numero più alto di prodotti certificati, in Europa e nel Mondo. Questi prodotti sono quelli più legati a territorio e comunità, realizzati con innovazione all’interno dei piccoli comuni di cui è fatta l’Italia, che si tramandano tramite il saper fare”.
Il settimo selfie riguarda il posizionamento molto forte dell’Italia nelle macchine utensili: “siamo quarti dopo Germania, Giappone e Cina. Siamo molto competitivi in alcuni di questi settori”.
L’ottavo selfie parla di un altro settore solo apparentemente marginale, ossia quello delle piastrelle: “siamo i primi al mondo per valore nell’export di piastrelle. Il centro di questo è Sassuolo. Sembrava che potessimo perdere questo primato, però l’export continua la sua ascesa”.
Il nono selfie riguarda il legno-arredo: “ci troviamo di fronte alla capacità dell’Italia di produrre oggetti che piacciono al mondo, che si adattano alle culture locali ma anche a una capacità di ridurre i consumi di acqua ed energia. C’è una spinta a recuperare i materiali, non dettata da leggi, ma determinata dall’antropologia produttiva italiana”.
Decimo ed ultimo selfie riguarda il settore degli occhiali: “è più facile fare in Italia occhiali di maggiore qualità. Per questo continuiamo a esportare occhiali, anche con punte tecnologiche. Ciò riguarda tante imprese che spesso hanno legami molto forti con i territori e le comunità”.
È poi potuto intervenire Giandomenico Auricchio, presidente di Assocamerestero, che si è detto entusiasta del nuovo lavoro svolto dalla Fondazione Symbola, con cui “Assocamerestero collabora da molto tempo”. “Anche questa volta – ha evidenziato Auricchio - continueremo a collaborare al fianco delle Ambasciata italiane nel mondo. Le Camere di Commercio Italiano all’Estero si faranno motore di questo straordinario rapporto. Lo faranno in tutto il mondo, con tutti i prodotti, facendo cultura”.
Più avanti ha poi potuto prendere parola anche Maria Porro, Presidente del Salone del Mobile (al via domani), che ha parlato del macro-settore arredamento. Un settore “che è veramente una bandiera del Made in Italy nel mondo”. Il settore, inoltre, si sta muovendo per svolgere un “percorso verso la sostenibilità”: “con Symbola stiamo mappando lo stato dell’arte e abbiamo scoperto che il nostro settore riguardo la sostenibilità è leader in Europa, specie nel riciclo del legno e nell’utilizzo di materie prime sostenibili. Un settore che ha sempre investito sulla bellezza, creando prodotti fatti per durare nel tempo, che è un esempio di sostenibilità. Ma non ci possiamo fermare, la sfida per la transizione ecologica richiede un impegno costante e continuo”.
A seguire ha preso parola anche Barbara Colombo, presidente dell’UCIMU, l’associazione dei costruttori italiani di macchine utensili, robot e automazione: “l’Italia recita un ruolo di primaria importanza nel mondo nel settore rispetto alla produzione e all’esportazione”. Ma “il made in Italy di settore è anche espressione di innovazione” e questo lo si deve “all’importante attività di attenzione dei costruttori italiani alla digitalizzazione e alla sostenibilità. Obiettivi centrali per poter competere a livello internazionale”.
In chiusura di presentazione, il Direttore Angeloni ha voluto ringraziare il Presidente di Symbola Realacci: “quello che ci ha presentato oggi è uno straordinario compendio di quello che è in fondo l’attività della nostra Direzione Generale al MAECI. L’efficacia dei 10 selfie ci induce a riconoscerci anche in questa esigenza di comunicazione agile, pronta e soprattutto larga”. La Farnesina, ha detto in conclusione, “lavora per un incremento dell’export, per incrementare, da tutti i punti di vista, la tela dei suoi rapporti economici con gli altri paesi”.
Pochi sanno che

- L’Italia è il Paese europeo con il più alto tasso di riciclo sul totale dei rifiuti speciali e urbani (79,4%), un valore superiore alla media europea (48,6%) e a quello di Germania (69,1%), Francia (66,2%) e Spagna (48,7%). Un risultato che determina una riduzione annuale delle emissioni pari a 23 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio e a 63 milioni di tonnellate equivalenti di CO2.
- Siamo leader nella produttività nell’uso delle materie prime con un punteggio di 268 punti su 300, un dato superiore alla media UE (147 punti) e a quello di Germania (157), Francia (152), Spagna (142).
- È italiano il più grande operatore al mondo nelle rinnovabili. L’ENEL, anche per questo, è la prima società elettrica privata per capacità gestita.
- L’Italia è leader nel design e al primo posto al mondo per numero di siti nella lista dei patrimoni dell’umanità. Ad oggi, dei 1154 siti riconosciuti dall’UNESCO in 167 Paesi del mondo ben 58 sono in Italia, seguono Cina (56), Germania (51), Francia e Spagna (entrambe 49).
- L’Italia è terza al mondo per livello di specializzazione nell’aerospaziale e leader nell’osservazione della terra.
- In agricoltura siamo avanti nella sostenibilità con emissioni (30 milioni di tonnellate di CO2) nettamente inferiori a Francia (76 milioni di tonnellate) e Germania (66 milioni di tonnellate). L’Italia con 842 denominazioni è prima in Europa per prodotti agroalimentari e vitivinicoli registrati e protetti: 581 DOP, 257 IGP, 4 STG.
- L’Italia è al quarto posto per valore delle esportazioni di macchine utensili per la lavorazione dei metalli: con €2.945 milioni l’export italiano rappresenta l’8,2% del totale delle esportazioni mondiali (+12,2% rispetto al 2020).
- Siamo il primo Paese al mondo per valore dell’export di piastrelle in ceramica (€5,24 mld), seguito da Cina (€3,47 mld), Spagna (€2,90 mld), India (€1,30 mld) e Turchia (€731 mln), detenendo il 31% del valore delle esportazioni totali.
- Siamo leader mondiale nel legno- arredo grazie alla sostenibilità.
- L’Italia è seconda al mondo per valore dell’export nel settore occhiali (€3,93 mld) dopo la Cina (€4,41 mld). La produzione, destinata per oltre il 90% alle esportazioni, ha segnato nel 2021 un +4,5% sul 2019. L’Italia è prima al mondo per esportazioni e produzione di occhiali da sole e montature nella fascia alta di prodotto, con una quota di mercato che supera il 70%.