Luoghi carichi di storia, monumenti splendidi, bazar brulicanti di persone e di merci, oasi ridenti, interminabili carovane lungo la Via della Seta. Fin dai tempi antichi l’Afghanistan è stato un importantissimo punto di contatto tra il mondo occidentale, l’Iran e l’India per poi trasformarsi, nell’attuale immaginario collettivo, in uno stato desolante, travolto dalla crisi e dalla guerra. Per abbattere simili pregiudizi e restituire la propria identità ad una nazione affascinante e troppo spesso dimenticata, la Biblioteca del Centro Missionario PIME di Milano in collaborazione con ICOO - Istituto di cultura per l’Oriente e l’Occidente, propone il convegno dal titolo “Afghanistan, crocevia di Culture”, sabato prossimo, 18 giugno, dalle 10.00 alle 17.00.


Partendo da prospettive storiche, culturali e artistiche, i relatori presenti restituiranno un interessante ritratto del Paese, approfondendo temi come il passato pre-islamico, l’arte del Gandhara (produzione architettonica, plastica e pittorica quasi esclusivamente di soggetto buddhistico tipica dell’odierna piana di Peshawar), la poesia, la mistica, fino ad arrivare all’esperienza missionaria dei padri barnabiti.
Infine, l’incontro sarà arricchito da coinvolgenti iniziative collaterali fra cui l’esposizione di oggetti d’arte di collezionisti privati, interventi di personalità di spicco del mondo della cultura come Gholam Najafi, giovane scrittore afghano autore di libri in cui racconta la sua esperienza di rifugiato e ricorda l’Afghanistan della sua infanzia, un book corner di volumi sul tema e un emozionante momento musicale per ricreare le atmosfere di quelle remote regioni dell’Asia Centrale lungo la Via della Seta.
L’evento si avvale del coordinamento scientifico di Michele Brunelli dell’Università di Bergamo e di Isabella Doniselli Eramo, vice presidente ICOO.
L'ingresso è libero ma occorre prenotarsi qui.