Dai pavimenti alla veneziana alle cupole rivestite alla bizantina, sono friulane le mani che hanno fatto di Lione, città multi-millenaria, un centro musivo. Per questo il 22 novembre è stata inaugurata nella città francese la mostra “la Friulana” della Scuola Mosaicisti del Friuli, che rimarrà aperta al pubblico durante i sei prossimi mesi. La mostra è stata organizzata dall’associazione Fogolâr Furlan di Lione, la cui missione è far conoscere il Friuli attraverso il mosaico.

Infatti, dal 1850 fino ad oggi, i mosaicisti friulani hanno magnificamente abbellito una città che aveva una vocazione industriale, gastronomica, e che ora è patrimonio mondiale dell’Unesco. Questa inaugurazione è un avvenimento importante per la città francese, a cui hanno partecipato l’assessore alle Finanze della Regione Autonoma Friuli-Venezia Giulia, avvocato Barbara Zilli; il presidente dell’Ente Friuli nel Mondo Loris Basso; il presidente e il direttore della Scuola Mosaicisti del Friuli, Stefano Lovison e Gian Piero Brovedani, assistiti da Simonetta d’Este e Christian Canciani. Presenti all’evento anche l’assessore alla Cultura della città di Lione, il console generale d’Italia, il direttore “des Archives Municipales de Lyon”, che ospita la mostra, la direttrice dell’Istituto italiano di cultura di Lione, e tante altre autorità di ogni livello.