Il “Comitato per la revoca della laurea h.c. a Mussolini” ha lanciato una petizione per chiedere all’Università di Losanna di revocare al dittatore il titolo in questione.
La petizione – “Affinché l‘Università di Losanna revochi la laurea honoris causa di Benito Mussolini e onori la memoria del Professore Jean Wintsch” – sostiene il postulato presentato da Elodie Lopez al Gran Consiglio del Canton Vaud il 22 marzo scorso. Ad oggi, la peizione è stata sottoscritta da 809 persone.


“Nel 1937 – vi si legge – l’Università di Losanna decorò il dittatore fascista Benito Mussolini “per aver concepito e realizzato in patria un‘organizzazione sociale che ha arricchito la scienza sociologica e che lascerà un segno profondo nella storia”, conferendogli il più alto titolo onorifico che un’università possa conferire: la laurea honoris causa.
All’epoca, il regime di Benito Mussolini esisteva da 15 anni, segnati dalla distruzione della democrazia rappresentativa, dalla repressione dell’opposizione e dalla violenza politica. Nel novembre 1936, il regime fascista italiano siglò un‘alleanza con il nazismo, nota come Asse Roma-Berlino. Nel 1937, l‘esercito italiano aveva già compiuto orribili crimini in Etiopia (uso massiccio di gas da combattimento, massacri della popolazione, ecc.). E questa è solo una delle tante manifestazioni di un fascismo europeo che ha cinicamente lasciato – come previsto nella motivazione al conferimento del titolo – un segno profondo nella storia”.
“Con l’avvicinarsi del centenario dell’arrivo di Mussolini al potere in Italia, - si legge ancora nella petizione – è tempo di chiedere all’Università di Losanna di riconsiderare la scelta fatta e di revocare questa onorificenza. È anche il momento di onorare il gesto del professor Jean Wintsch, docente di psicologia applicata presso l’Ecole des sciences sociales et politiques, che all’epoca si oppose in grande solitudine al conferimento di questa onorificenza”.
“Il conferimento della laurea, come tutti gli eventi storici, non può e non deve essere cancellato. Tuttavia, non va nemmeno dimenticato. Al contrario, - sostengono i promotori – gli eventi storici possono e devono essere continuamente approfonditi e reinterpretati affinché diventino fonte di continuo apprendimento per le generazioni che si susseguono. Questa continua reinterpretazione può e deve portare anche a decisioni su scelte operate in passato. È cosí che si può giustamente e dovutamente giungere a scuse formulate nei confronti di vittime di soprusi avvenuti in passato, al risarcimento di vittime di crimini commessi in passato o ancora alla riabilitazione di chi ha subito in passato un torto.
Nel caso specifico della laurea conferita a Benito Mussolini nel 1937 ci sembra essere oggi il momento non solo storico, ma anche attuale per riconsiderare la scelta dell’Università di Losanna. Momento attuale, in quanto proprio oggi assistiamo ad atti di violenza nei confronti di milioni di persone, ispirati ad idee e valori con un‘analoga matrice a quella del movimento di Mussolini cento anni fa”.
“Sostenendo il Postulato presentato da Elodie Lopez al Gran Consiglio del canton Vaud, i firmatari e le firmatarie della petizione chiedono all‘Università di Losanna per il tramite del Rettorato di
-revocare la laurea h.c. conferita nel 1937 a Benito Mussolini;
-onorare l’atto del Professore Jean Wintsch che allora si era opposto a tale onorificenza.
Questo atto sarebbe espressione di dovuto rispetto nei confronti di milioni di vittime e sottolineerebbe la difesa di quei valori che oggi costituiscono la base per opporsi al risorgere di idee e atteggiamenti che cento anni fa hanno costituito l‘inizio del più grande terrore a cui il mondo ha assistito nel XX° secolo. Cosí facendo, il conferimento della laurea a Mussolini diventerebbe occasione di riflessione e le misure chieste insegnamenti unici e importanti per le attuali generazioni”.
Referenti del Comitato promotore sono Joaquim Manzoni (Colonie Libere Italiane Losanna) e Salvatore Di Concilio