A giugno 2022, rileva l’Istat, si stima una diminuzione dell’indice del clima di fiducia dei consumatori (da 102,7 a 98,3), mentre l’indice composito del clima di fiducia delle imprese sale da 111,0 a 113,6. Tutte le componenti dell’indice di fiducia dei consumatori sono in calo. In particolare, il clima economico e quello corrente registrano le diminuzioni più marcate scendendo, rispettivamente, da 103,6 a 93,9 e da 104,6 a 97,9; il clima personale flette da 102,4 a 99,8 e il clima futuro passa da 99,8 a 98,8.

Con riferimento alle imprese, la fiducia è in miglioramento in tutti i comparti oggetto di rilevazione; nell’industria l’aumento dell’indice è più contenuto (nella manifattura e nelle costruzioni l’indice sale, rispettivamente, da 109,4 a 110,0 e da 158,7 a 159,7) rispetto a quello dei servizi (nei servizi di mercato l’indice aumenta da 103,8 a 109,1 e nel commercio al dettaglio cresce da 105,8 a 107,2). Quanto alle componenti degli indici di fiducia, nella manifattura migliorano sia i giudizi sugli ordini sia le attese sulla produzione; le scorte sono giudicate in accumulo rispetto al mese scorso. Nel comparto delle costruzioni il miglioramento dei giudizi sugli ordini si abbina ad un deterioramento delle attese sull’occupazione. Con riferimento ai servizi di mercato, tutte le variabili che compongono l’indicatore registrano un’evoluzione positiva connotata da un marcato incremento dei saldi. Infine, nel commercio al dettaglio la dinamica positiva dei giudizi sulle vendite si associa a una flessione delle scorte di magazzino e a un peggioramento delle aspettative sul volume delle vendite future.