L’estate che ci siamo da poco lasciati alle spalle è stata la prima vera estate senza restrizioni pandemiche da due anni a questa parte. E come l’hanno vissuta gli italiani? Una domanda che si è posto anche il Centro Studi del Touring Club Italiano. Per provare a trovare una risposta, ha condotto un’indagine all’interno della propria community, composta da oltre 300mila persone, per cercare di comprendere le effettive tendenze del turismo in questa estate al sapore di normalità ritrovata.

O quasi, per meglio dire; ma ci arriveremo. In vacanza, tra giugno e settembre, il 94% degli intervistati: è questo il dato di partenza. Italia mon amour verrebbe da aggiungere, poiché il Bel Paese si conferma la location preferita delle vacanze estive dei nostri connazionali, con le mete principali che si sono rivelate essere il Trentino-Alto Adige (13%), la Sardegna, peraltro in recupero rispetto agli anni precedenti (11%), Puglia (10%) e Toscana (9%). Si è tornati a viaggiare anche all’estero: la Francia (24%) bissa nuovamente il superamento della Grecia (17%), seguite da Spagna (10%) e Croazia (7%). Mare per il 45% dei villeggianti, montagna per il 18%, mentre si è denotata una crescita dei borghi e delle zone di entroterra (4%) così come nelle città d’arte (6%). Per quanto riguarda la scelta dei mezzi con cui raggiungere le varie località di villeggiatura vince a mani basse l’auto, complice il peso ancora forte del turismo domestico, scelta dal 58% dei rispondenti e sul fronte delle strutture ricettive hotel e villaggi restano la tipologia preferita per l’estate (44%). Insomma, siamo tornati a un passato che, complice il Covid, avevamo dimenticato? Non esattamente. Il 45% degli intervistati ha ammesso di essersi imposto quest’anno un contenimento delle spese, pur di concedersi comunque un viaggio, tra aperture del portafoglio extra accuratamente evitate e la scelta della bassa stagione; insomma, l’aumento dell’inflazione e del costo della vita si è fatto sentire eccome. Non solo, poiché un altro tema tanto attuale quanto sentito nei villeggianti è stato quello energetico: il 60% ha dichiarato di aver posto una particolare attenzione durante la vacanza a limitare consumi e sprechi. Si tratta perlopiù di un comportamento autoimposto, a fronte di una situazione oggettivamente critica, e non sollecitato da altri. Insomma, vacanze sì ma senza dimenticare cosa sta accadendo nel mondo.