Gli italiani nel mondo risorsa del Paese. Il caso dell’emigrazione sarda”: questo il titolo dell’evento, organizzato presso la Sala stampa della Camera dei Deputati, martedì scorso, 14 febbraio, da Fabio Porta, deputato PD eletto nel collegio dell’America Meridionale e garante del Comitato 11 ottobre d’iniziativa per gli italiani nel mondo. L’incontro verteva sulla presentazione dell’ultimo libro del coordinatore del medesimo Comitato, Aldo Aledda, “Sardi in fuga in Italia e dall’Italia. Politica, amministrazione e società in Sardegna nell’era delle moderne migrazioni”.


Gli interventi, seguiti da quelli dei numerosi deputati sardi e dirigenti dell’associazionismo sardo nel mondo presenti, sono stati aperti dall’assessore regionale Ada Lai, competente in materia di emigrazione che, dati alla mano, ha dimostrato come la Regione Sardegna, storicamente, sia stata e sia tuttora quella più attenta alla sua emigrazione verso l’Italia e all’estero, anche nel 2023 in cui il solo suo assessorato interviene con due milioni e mezzo di euro, senza contare quanto stanziano gli altri assessorati nella medesima direzione dal turismo alla cultura, all’agroalimentare, all’edilizia all’assistenza pubblica e all’esercizio del diritto di voto. Egualmente, raccordandosi all’annuncio fatto dall’on. Porta della presentazione di una Proposta di legge sull’istituzione di una sorta di Green Card italiana, elaborata all’interno dello stesso Think Tank, per i discendenti delle prime generazioni di emigranti nel mondo che intendano rientrare in Italia, l’assessore Lai ha segnalato che l’obiettivo di stimolare l’arrivo in Sardegna dei giovani sardi emigrati da diverse generazioni, sia per contrastare i problemi dello popolamento e dell’invecchiamento in atto nell’isola sia per offrire migliori prospettive a chi si trovasse in aree del pianeta meno favorite di quella italiana, è già nei piani del suo assessorato e verrà sostenuto con un adeguato stanziamento dalla Giunta regionale sarda. In questo senso, l’assessore ha annunciato l’organizzazione, a fine aprile, di una Conferenza internazionale dell’emigrazione sarda a Cagliari alla quale sarà invitato tutto il mondo dell’associazionismo.
Tra i parlamentari intervenuti si è riscontrato un consenso trasversale sui temi proposti pur appartenendo a schieramenti diversi, sia di maggioranza sia di opposizione. Politici, peraltro, invitati dall’organizzazione per il loro impegno pregresso e attuale per problemi dell’emigrazione e che per questo motivo hanno dato vita a un dibattito appassionato e competente.
Silvio Lai, deputato PD e a suo tempo presidente regionale di quelle ACLI che si dedicarono con maggiore impegno a sostenere l’emigrazione sarda nel mondo, ha svolto un’ampia disamina dei problemi dell’emigrazione sarda domandandosi infine quale influenza possa avere l’attuale situazione politica e sociale italiana sul sardo che sta fuori anche in relazione alla sua volontà di rientrare.
Sul percorso migratorio personale si sono incentrati gli interventi di Pietro Pittalis di Forza Italia, unico deputato sardo nato all’estero, figlio di emigrati sardi, e rientrato nell’isola dove ha svolto un’intensa attività politica e amministrativa anche nell’ambito dell’emigrazione sarda, e di Alessandra Todde, deputata del Movimento 5 Stelle che ha illustrato la sua vicenda umana e professionale di giovane manager, cervello in fuga, in sei paesi del mondo e rientrata da soli tre anni in Sardegna ed impegnata in politica anche in ambito governativo. L’On. Todde, in particolare, ha messo l’accento sulla necessità di sviluppare una cultura d’impresa in Sardegna, cui gli emigrati rientranti da contesti più avanzati possono dare un contributo notevole.
Successivamente è intervenuto Salvatore Deidda deputato di FdI, presidente della Commissione Trasporti della Camera, che ha ricordato il suo impegno con le organizzazioni degli emigrati sardi per risolvere i problemi della continuità territoriale con l’isola, senza i quali è difficile ipotizzare politiche di sviluppo economico.
Hanno concluso gli interventi il presidente della Federazione delle associazioni sarde in Italia, Bastianino Mossa, e la responsabile dei giovani sardi della FASI, Sara Nicole Cancedda, intrattenendosi anch’essi rispettivamente sul contributo degli emigrati per lo sviluppo delle attività economiche dell’isola e dell’apporto che i giovani qualificati che risiedono fuori dall’isola le possono dare.
CXome contributo all’emigrazione sarda all’estero che non poteva essere materialmente presente all’iniziativa, ha inviato un intervento Domenico Scala, vicepresidente vicario della Consulta regionale per l’emigrazione, che ha invitato tutti a non dimenticare che occorre essere maggiormente vicini all’associazionismo sardo all’estero, che soffre della crisi che tutto il fenomeno non solo sardo risente nel mondo.
Il dibattito è continuato nel circolo sardo di Roma ACRASE dove, grazie anche alla presenza dell’assessore Lai, si sono approfonditi i temi trattati e la possibilità di realizzare politiche più innovative e necessarie modifiche legislative, senza perdere di vista la risorsa giovani.