Ultimo avvertimento per la crisi climatica. Lo lancia l'Ipcc, l'Intergovernmental panel sul climate change delle Nazioni Unite, avvertendo per l'ennesima volta che l'aumento delle emissioni di gas serra sta spingendo il mondo sull'orlo di un danno irrevocabile, che solo un'azione rapida e drastica può evitare. Il think tank dei principali scienziati del clima del mondo ha presentato oggi la parte finale del suo gigantesco sesto rapporto di valutazione, un lavoro durato 8 anni e lungo migliaia di pagine, riducibili a un singolo messaggio: bisogna agire ora o sarà troppo tardi.

Secondo il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, si tratta di "un chiaro appello ad accelerare in modo massiccio gli sforzi per il clima da parte di ogni paese, settore e in ogni periodo di tempo. Il nostro mondo ha bisogno di un'azione per il clima su tutti i fronti: tutto, ovunque, tutto in una volta". Secondo l'Ipcc, nonostante la devastazione che è già stata inflitta a numerose fasce del mondo, a causa dell'intensificarsi di eventi meteorologici estremi ondate di caldo, siccità e inondazioni, milioni di persone che affrontano la fame e "perdite sempre più irreversibili" in ecosistemi vitali, il mondo ha ancora una possibilità di limitare l'aumento della temperatura globale a 1,5°C sopra i livelli preindustriali, la soglia oltre la quale i cambiamenti climatici, secondo gli scienziati, diverrebbero irreversibili e disastrosi.