Nanoparticelle luminescenti di silicio per la selezione e il riciclo efficiente della plastica. L'idea, presentata dallo spin-off dell'Università di Bologna Sinbiosys, è stata premiata da WomenTechEU, finanziamento europeo destinato a donne imprenditrici che sviluppano progetti di innovazione tecnologica.

Paola Ceroni, professoressa ordinaria al Dipartimento di Chimica "Giacomo Ciamician" è la co-fondatrice di Sinbiosys, insieme all'amministratore delegato Francesco Romano e al ricercatore Marco Villa. Il progetto premiato si chiama “Presto”: sarà un marcatore invisibile per prodotti in plastica, pensato per favorire il riciclo e aumentare il valore della plastica dopo il suo primo utilizzo, diminuendo così l'inquinamento. Grazie a WomenTechEU, l'idea riceverà una sovvenzione di 75.000 euro per sostenere le fasi iniziali del percorso di sviluppo e la crescita dello spin-off. Inoltre, sarà offerto un servizio di tutoraggio e coaching nell'ambito del programma Women Leadership del Consiglio Europeo per l'Innovazione (EIC) e opportunità di networking in tutta l'Unione Europea. L'idea presentata da Sinbiosys prevede un codice basato su nanoparticelle di silicio, simile al QR code, ma non visibile ad occhio nudo. Le particelle emettono colori di luce diversa a seconda delle dimensioni della nanoparticella stessa, che possono essere letti da particolari apparecchiature ottiche. In questo modo, plastiche di tipo diverso possono essere marcate con un diverso codice colore e venire così riconosciute, separate e riutilizzate facilmente. Questa tecnologia è l’esito di un percorso di ricerca partito nel 2012 con un progetto ERC Starting Grant (PhotoSi), a cui è seguito un altro finanziamento ERC Proof of Concept, chiamato SiNBioSys, da cui è poi nato lo spin-off partecipato dall’Università di Bologna. La stessa tecnologia è stata anche utilizzata per realizzare concentratori solari luminescenti, oggetto di ricerca di un progetto Proof of Concept finanziato dall’Università di Bologna.