I prodotti ittici si confermano cibi da mettere in tavola per tutta la famiglia, con la convinzione che sia fondamentale variare il regime alimentare con un elemento nutritivo che fa bene alla salute. I prodotti ittici, infatti, non mancano sulle tavole degli italiani (solo il 2,5% della popolazione non li mangia, prevalentemente per una questione di gusto), ma il 42,2% consuma pesce appena 1 volta a settimana, mentre il 12,2% lo mangia mediamente ogni 2 settimane.

Solo 1 italiano su 3 lo consuma con regolarità, due o tre volte a settimana: un’abitudine che nel 2021 coinvolgeva 1 italiano su 5 e che oggi, tra coloro che hanno un reddito alto, è comune a 1 italiano su 2. Per quanto riguarda il consumo a casa, complessivamente negli ultimi due anni il consumo di pesce è rimasto stabile per il 67,3% degli italiani, mentre il 18,2% ne ha mangiato di più, soprattutto tra le fasce di consumatori con un reddito elevato (tra questi è il 35,4% degli intervistati a dichiarare di aver consumato più prodotti ittici in casa). Il pesce è un prodotto che per 8 famiglie su 10 è consumato da tutti, grandi e piccini, e la motivazione prevalente è la convinzione che sia necessario variare il regime alimentare (42% degli italiani), meglio se con prodotti ittici, che fanno bene alla salute (per il 37,8% degli intervistati). Si predilige pesce fresco pescato (32,5% in generale, 36,5% al Sud, 40,9% tra coloro che hanno una capacità di spesa elevata) o in alternativa si passa direttamente al surgelato (32,1%, con un 33,6% tra i consumatori del Centro Italia e 38,2% per chi ha un reddito familiare basso). Meno ricercati i prodotti ittici allevati (dal 20,8%), i freschi confezionati (5,2%) e i trasformati (4,8%).