L’aula del Senato, con 103 sì, 49 contrari e tre astenuti ha dato il via libero definitivo al decreto legge che prevede il riavvio della procedura per la realizzazione del ponte sullo Stretto di Messina. La maggioranza il 24 maggio ha dunque rispettato i tempi: il provvedimento era infatti da convertire in legge entro il 30 maggio, ed è stato approvato nel testo arrivato dalla Camera, che lo aveva approvato il 16 maggio. Dai banchi del centrodestra il disco verde alla megastruttura è stato accolto da un applauso.

Il provvedimento definisce, tra l'altro, l'assetto della società Stretto di Messina Spa e riavvia le attività di programmazione e progettazione. Sono state inoltre introdotte disposizioni in merito ai progetti prioritari per l’adeguamento delle infrastrutture, al completamento dell’autostrada A19 Palermo-Catania nonché un piano integrato finalizzato ad adeguare il sistema del trasporto pubblico locale e regionale nell’area dello Stretto di Messina.  “E’ una grande giornata, non solo per Sicilia e Calabria ma per tutta l'Italia. Sono orgoglioso di questo nuovo traguardo: proseguiamo sulla strada dei 'sì', con coraggio e buonsenso. Una decisione storica e definitiva”. Così il vicepremier e ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, in conferenza stampa dopo il voto finale, sul Decreto Ponte. Salvini afferma che si tratterà di un’opera green e che verranno creati “100mila posti di lavoro veri” e ha calcolato in “6 miliardi di euro ogni anno il risparmio per i siciliani”. “Questa è una decisione storica e definitiva, attesa da più di 50 anni. Non è solo il ponte di Messina ma è il ponte degli italiani - ha aggiunto Salvini - tra le critiche ho sentito alcuni passaggi di gente che non ha letto o forse non ha capito: il ponte lo fanno gli ingegneri, non i politici. La politica mantiene l’impegno della campagna elettorale”. “Per Sicilia e Calabria è un risarcimento danni dopo 50 anni di promesse mai mantenute. Il ponte serve a tutta Italia e unisce tutto il Paese”, conclude Salvini.