Che cosa succede se una notte di pioggia hai un incidente che poi ti porta ad indagare non solo sul giovane che ti ha investita ma anche mette in discussione tutta la vita ?E’ cosi che il regista Sergio Soldini, di origini ticinesi, porta nelle sale cinematografiche anche svizzere, la storia di Camilla, avvocatessa in piena carriera, donna enigmatica e glaciale interpretata dalla bravissima Kasia Smutniak, che  porterà gli spettatori  in un viaggio introspettivo, che lei fa senza volere.

Divorziata, con una figlia ribelle ventenne, Camilla si accontenta di una relazione a tempo perso con un uomo sposato, e dedica tutto il suo tempo ed energie al suo lavoro e far carriera.

La Torino che c’è sullo sfondo del film, è grigia, piovosa, ma elegante e raffinata visto che la maggior parte delle scene è stata girata nel quartiere più in inn del centro. Soldini questa volta non ci porta come siamo abituati nel suo cinema delicato e sentimentale, in questo lavoro, c’è un cambio di tendenza, il regista si cimenta in un thriller psicologico, che richiama l’attenzione di noi italiani, suoi tanti senza documenti e senza identità che vivono nell’ombra nel nostro paese.Una sera dopo una lite con il titolare dello studio dove lavora da non associata, Camilla scende dal taxi, attraversa la strada e viene investita da uno scooter. Ci sono due giovani a bordo, uno batte la testa e muore, mentre quello alla guida, del quale, la protagonista, ricorderà solo le scarpe rosse da ginnastica sporche, fugge via. Lei si rompe un braccio.

Sembra un caso risolto, una giovane salma, non riconosciuta, e lei che torna alla vita di tutti i giorni, o almeno ci prova. 

Dopo qualche giorno, lei cerca di capire chi sia il giovane e si mette alla ricerca della sua identità, aiutata dal medico responsabile dell’obitorio della città, con il quale intreccia un rapporto vero, che mette in crisi tutto il resto, facendola rompere con il suo amante. 

3/19 compare prima del titolo, e non è altro che la classificazione che il corpo del giovane, prende dopo la morte, diventa una sigla, un numero, che lo sigillerà per sempre.

Un film, che inquieta, introspettivo, pieno di inquadrature fisse, poche carrellate, dettagli sopra ogni dubbio, fino alla fine, lo spettatore, sarà coinvolto nella narrazione, che si snoda con un colpo di scena finale inaspettato.

Al cinema in questi giorni in Svizzera , date e programmazioni consultabili al sito: www.filmcoopi.ch

 

 

 

Genere:Drammatico

Anno:2021

Paese:Italia
Durata:120 min
Distribuzione:Vision Distribution
Fotografia:Matteo Cocco
Produzione:Lumière & Co., Vision Distribution