Nell’ultimo anno l’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP ha visto incrementare il prodotto imbottigliato con valori a due cifre, nell’ordine di un + 60 per cento. Un risultato più che lusinghiero per un’eccellenza agroalimentare del Made in Italy conosciuta ed universalmente apprezzata in tutto il mondo, considerato il clima di incertezza generale a livello internazionale che ancora non si è completamente dissolto, dopo gli anni difficili della pandemia e delle ulteriori crisi che nel frattempo sono intervenute sul piano politico ed economico a livello globale.

L’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP, per la sua ricercatezza e l’alto valore economico a esso ascrivibile in virtù della limitata produzione a volume, rappresenta infatti un prodotto particolarmente pregiato e di nicchia, con l’Italia che resta primo mercato di riferimento. “Il consumatore – spiega il presidente del Consorzio di Tutela dell’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP Enrico Corsini – ha confermato in questi anni di avere una particolare attenzione per i prodotti di qualità e ce lo ha dimostrato continuando a sceglierci pur non trattandosi di un bene alimentare di prima necessità, in un momento economico particolarmente difficile. Il confronto a saldo positivo con l’annata 2021 è dunque per tutto il nostro comparto un motivo di grande soddisfazione e la conferma arrivata dai numeri non fa che rafforzare sul mercato il valore dell’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP, il quale nonostante i continui aumenti ha retto molto bene negli ultimi esercizi”.