Il 17 e 18 giugno all’EastRiver di Milano è in programma la prima edizione del festival “2084 - Storie dal futuro”, ideato e organizzato dalla Scuola di scrittura Belleville, a cura di Matteo De Giuli, Nicolò Porcelluzzi e Marco Rossari. Due giorni di dialogo tra letteratura e scienza, informazione e filosofia, per raccontare i nuovi modi di creare, di comunicare, di resistere.


Francesca Cristoffanini, direttrice di Belleville, spiega così le ragioni dell’iniziativa: “la buona scrittura non è un esercizio autoreferenziale e fine a se stesso, ma un modo critico e attivo di stare al mondo. Il festival è l’occasione di dare spazio alle forme di scrittura e pensiero che oggi ci appaiono più urgenti. Per riempirlo di voci diverse abbiamo coinvolto tre autori che stimiamo particolarmente. Il risultato è un programma che rispecchia la nostra idea di letteratura: aperta al confronto con la complessità, affamata di idee e di cambiamento”.
Il festival inaugura venerdì 17 giugno alle 17:30 con un dialogo tra il saggista Paolo Pecere, autore de Il dio che danza (nottetempo, 2021), la performer Francesca Pennini e la storica dell’arte Stella Succi sul tema della danza come linguaggio universale, pratica quotidiana, fatica drammaturgica.
Il programma prosegue alle 19 con uno spettacolo di poesia in piedi del premio Strega Tiziano Scarpa. Alle 21 chiude la prima giornata una conversazione tra Edoardo Camurri, Stefano Mancuso e Laura Tripaldi sulle intelligenze non umane – diffuse, vegetali, materiali – che ci chiedono di ripensare al rapporto tra essere umano e ambiente.
La giornata di sabato si apre alle 11:30 con un incontro tra Björn Larsson, lo scrittore svedese che da sempre ha eletto il mare a suo luogo dell’anima, Francesca Santoro della Commissione Oceanografica Unesco e la giornalista Valentina Pigmei intorno al nuovo numero del libro-rivista “The Passenger” dedicato all’Oceano (Iperborea, 2022).
Alle 15 Veronica Raimo, Vincenzo Latronico e Nicoletta Vallorani raccontano la complessità e il fascino del pensiero di Ursula K. Le Guin, tra le più importanti scrittrici dell’ultimo mezzo secolo, maestra di fantascienza che si è occupata di ambientalismo, femminismo e utopia, della quale è in uscita la raccolta di saggi I sogni si spiegano da soli (Sur, 2022).
A seguire, alle ore 17, intervengono lo scrittore Fabio Deotto e la giornalista Agnese Codignola per discutere dei cambiamenti climatici e dei possibili modi per raccontarli, mentre alle 19 Leonardo Bianchi e Annalisa Camilli riflettono su guerra, informazione e nuove pratiche di giornalismo, per rispondere alle esigenze di un presente sempre più surriscaldato. Infine, alle 21, Amitav Ghosh, uno dei più grandi scrittori indiani, conosciuto e amato in tutto il mondo, autore di numerose opere tra cui La grande cecità, in dialogo con la sua traduttrice Anna Nadotti.
Chiude alle 23 un dj set con Barnaba Fornasetti.