Nella nuova edizione della classifica del QS World University Rankings, pubblicato l'8 giugno, l’università di Bologna si posiziona ancora una volta nel miglior 1% fra gli oltre 26 mila atenei al mondo, migliorando con una crescita costante il proprio posizionamento globale dal 2017. Dal 2014 l’Ateneo ha migliorato la propria performance scalando 21 posizioni nella classifica.

L’Università di Bologna passa dal 13° al 12° percentile delle migliori università censite da QS, grazie a una crescita complessiva che la porta a migliorare costantemente i propri risultati e si posiziona 167° al mondo nonostante si registri un consistente aumento delle università prese in considerazione dal ranking (quest’anno sono 1422; 124 in più dell’anno precedente). In Italia l’ateneo si colloca al 2° posto; 67° in Europa e 73° a livello mondiale per Reputazione Accademica. In particolare, rispetto a quest’ultimo indicatore, che è il più rilevante della classifica (compone il 40% della valutazione finale) ed è basato sulle valutazioni di oltre 151.000 accademici, l’Ateneo guadagna il primo posto in Italia e il 20° in Europa. Benché i ranking internazionali offrano una visione parziale, questi risultati sono motivo di grande soddisfazione, soprattutto se si considerano i parametri utilizzati per stilare la graduatoria, che favoriscono le università con un basso numero di studenti per docente. “L’Alma Mater - ha commentato il Rettore Giovanni Molari - si confronta e compete con le migliori Università del mondo senza rinunciare alla sua natura di grande Università aperta e inclusiva. Garantire alti livelli qualitativi e reputazionali e contemporaneamente rispettare la nostra identità di mega-Ateneo pubblico è uno dei nostri vanti. Dobbiamo questi e altri risultati all’impegno generoso di migliaia di colleghe e colleghi che si riconoscono nei valori dell’Alma Mater e lavorano quotidianamente per tradurli in azioni concrete”.