Tra i “beni” che non sono mancati nelle case delle famiglie con bambini durante le lunghe giornate dei mesi di lockdown non sono certo mancati articoli per colorare, scrivere e disegnare. Lo dimostra il fatto che Carioca ha chiuso il 2020 con un fatturato di circa 29,6 milioni di euro in crescita dell’8%, con oltre l’85% derivante dall’estero. Il canale digitale dell’azienda di Settimo Torinese ha raddoppiato il peso sul fatturato, triplicando le vendite, grazie proprio alla progettazione di prodotti esperienziali per le le attività̀ da svolgere in casa. L’ottimo posizionamento internazionale di Carioca è merito di una strategia che ha saputo coniugare tradizione ed innovazioni tecnologiche.

Una scelta che parte da lontano quando la società, fondata alla metà degli anni Cinquanta, sceglie una strategia di espansione nei vari continenti. Il marchio si afferma così, nei primi anni Sessanta, con una storica campagna pubblicitaria che vede protagonista l'amato personaggio Carioca Jò, ancora presente su alcune confezioni. L’azienda oggi commercializza tutta la sua linea produttiva in 86 paesi di tutti i continenti e gli ultimi mercati in cui si è recentemente affacciata sono il Venezuela, l’Olanda e l’Islanda. Lo scorso anno ha avuto una crescita importante anche in Norvegia e Svezia, dove ha realizzato progetti in un contesto ludico-creativo del bambino tra i più innovativi per facilitare l’utilizzo dei suoi prodotti. Ottimi i risultati anche in Turchia, dove triplica il suo fatturato, portando il Paese al primo posto nel mondo per le vendite del settore dedicato all’età prescolare. Un brand del Made in Italy sinonimo di qualità, sicurezza ed ecosostenibilità. Se l’inchiostro dei suoi pennarelli che viene prodotto utilizzando esclusivamente coloranti ad uso alimentare, Carioca ha anche di recente avvviato l’uso sistematico di ecoplastica sia per quanto riguarda la linea ecofamily che per imballaggi e packaging ora completamente riciclabili, riutilizzabili o compostabili. La nuova politica di sostenibilità ambientale ha già portato ad un risparmio nell’utilizzo di plastica fossile per più di 80 tonnellate. L’introduzione della plastica riciclata ha infatti consentito un risparmio nei processi di produzione di 42 tonnellate e altre 40 tonnellate sono state risparmiate utilizzando l’ecoallene, nuovo materiale plastico proveniente dal riciclo dei cartoni per alimenti/poliaccoppiati come il tetrapak e i contenitori in plastica. Inoltre l’azienda da tempo aveva installato nel suo stabilimento di Settimo Torinese moduli fotovoltaici con un’area sul tetto di oltre 2500 metri quadrati, che forniscono il 15% dei consumi totali di energia dell’impianto. Anche la sostenibilità sociale è un punto che Carioca sta seguendo, con in primis l’investimento sulla scuola, con prodotti dedicati, percorsi formativi gratuiti per i docenti delle scuole materne, webinar e workshop in collaborazione con la Fondazione Reggio Children. L’azienda torinese si è attivata anche con progetti di welfare territoriale. “Il 20% del fatturato di oggi è sui nuovi prodotti. Segno di una sfida vincente sull’innovazione – sottolinea il direttore generale Giorgio Bertolo -. In soli due anni abbiamo raddoppiato il fatturato della gamma baby e delle paste da modellare a livello internazionale. La nostra missione è sempre più l’affermazione come azienda leader nell’educazione creativa dei bambini”. La produzione di Carioca avviene all’interno dello stabilimento 4.0 e lo stampaggio del materiale è effettuato in due reparti completamente automatizzati, in grado di produrre giornalmente oltre 20 milioni di elementi. Ancora oggi l’85% della produzione è Made in Italy e l’azienda conta 110 dipendenti tra la sede italiana e la consociata spagnola a Barcellona, che si occupa del rimanente 15%.