Cooperative diffuse nei settori vitivinicolo e lattiero-caseario, organizzazioni di produttori nei settori ortofrutticolo e oleario, organi di governo come i Consorzi di Tutela che gestiscono i prodotti a Indicazione geografica (Ig) sono alcuni degli esempi di come le Piccole e medie Imprese (Pmi) del settore agroalimentare dei paesi del Sud Europa si possono unire per fare investimenti comuni per la trasformazione e vendita dei loro prodotti o per decidere sugli standard di qualità e simili.

Queste diverse forme di organizzazione dell’azione collettiva sono la spina dorsale del settore della trasformazione e commercializzazione agroalimentare in molte regioni e settori dell’Unione europea ed è, quindi, fondamentale che funzionino correttamente per garantire prodotti di qualità ai consumatori, un'equa remunerazione ai produttori e un buon funzionamento dei mercati alimentari in generale. Il partenariato per la ricerca e l'innovazione nell'area del Mediterraneo (Prima), che fa parte dell'iniziativa di ricerca dell’Unione europea Horizon 2020, e le agenzie di ricerca in Spagna, Francia, Italia, Grecia e Turchia hanno finanziato un progetto di ricerca che mira a indagare le sfide affrontate da queste organizzazioni e le migliori soluzioni che adottano per affrontare queste sfide. In effetti, la pandemia ha mostrato alcune vulnerabilità, ad esempio per le aziende che vendevano i loro prodotti principalmente attraverso alcuni canali di vendita, come HoReCa. Come possono essere trattenuti o attratti i giovani agricoltori nelle zone rurali? Come conservare più valore aggiunto? Come cogliere nuove opportunità di mercato, come i mercati esteri, l’e-commerce, ecc.? Come si possono introdurre pratiche più sostenibili? Come migliorare la qualità del prodotto e la percezione del consumatore? Queste sono alcune delle domande che il consorzio internazionale coordinato dall'università di Oviedo in Spagna, insieme all'Istituto nazionale francese per l'agricoltura, l'alimentazione e l'ambiente (Inrae), l'istituto greco di ricerca sull'economia agricola (Agreri), l'università Bogazici in Turchia , e l'università di La Rioja in Spagna indagherà nei prossimi tre anni.