Ok dalla Commissione europea a 2,9 miliardi di euro di aiuti di stato italiani a sostegno del fabbisogno di liquidità delle imprese nel contesto dell'invasione russa dell'Ucraina. "Nell'incertezza economica causata dall'attuale crisi geopolitica, questo regime da 2,9 miliardi di euro consentirà all'Italia di sostenere i settori e le imprese colpiti, in particolare le imprese più piccole, garantendo che possano disporre di sufficiente liquidità – ha dichiarato Margrethe Vestager, vicepresidente esecutiva responsabile della politica di concorrenza - Continuiamo a restare al fianco dell'Ucraina e del suo popolo.

Allo stesso tempo proseguiamo la stretta collaborazione con gli Stati membri per garantire che le misure nazionali di sostegno possano essere attuate in modo tempestivo, coordinato ed efficace, tutelando nel contempo la parità di condizioni nel mercato unico". Nell'ambito del regime, l'aiuto assumerà la forma di garanzie a copertura di una parte dei nuovi prestiti ammissibili concessi dalle banche commerciali e sovvenzioni dirette a copertura dei premi di garanzia. Alla luce dell'elevato grado di incertezza economica causato dall'attuale situazione geopolitica, il regime mira a garantire che le imprese interessate dispongano di sufficiente liquidità, consentendo alle banche di continuare a erogare prestiti all'economia reale. Il regime, che sarà gestito dal Fondo di garanzia dello Stato, sarà accessibile alle imprese di tutti i settori, ad eccezione di quello finanziario, con un massimo di 499 dipendenti e ai lavoratori autonomi che subiscono le conseguenze della crisi attuale. I beneficiari ammissibili avranno diritto a ricevere nuovi prestiti coperti da una garanzia statale fino al 90% del capitale del prestito con scadenze massime fino a otto anni. L'importo massimo del prestito per beneficiario che può essere coperto dalla garanzia statale è pari al 15% del fatturato annuo totale medio del beneficiario in un periodo di tempo predefinito, oppure al 50% dei costi energetici sostenuti dall'impresa in un periodo di 12 mesi. Inoltre, gli importi massimi dei prestiti possono essere aumentati per coprire il futuro fabbisogno di liquidità delle imprese che, a causa dell'attuale situazione geopolitica, sono esposte, tra l'altro, a gravi perturbazioni della catena di approvvigionamento, all'aumento dei prezzi dei fattori di produzione o all'incremento dei rischi per la cybersicurezza.