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L’ipotesi di dazi statunitensi al 10 per cento sui prodotti italiani, ed europei, tutto sommato tranquillizza il governo italiano, anche se la trattativa è ancora aperta e si concretizzerà solo dopo l’arrivo a Washington del commissario europeo al Commercio Maros Sefcovic. “Una guerra commerciale non conviene nessuno, non conviene neanche agli Stati Uniti, è ovvio che bisogna trovare un accordo” spiega il 1° luglio il ministro degli Esteri Antonio Tajani, a margine degli Stati generali di Forza Italia sull’energia, parlando della questione dazi. E in questo senso “il 10% è un percentuale accettabile, ma il mio obiettivo è quello dello zero per cento, con un grande mercato che comprende Europa, Canada, Stati Uniti e Messico.
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Il Politecnico di Torino ha ospitato oggi l’evento di presentazione della prima edizione del Master di II Livello in “Innovazione nei Sistemi Elettrici per l’Energia”, promosso da Terna con i Politecnici di Torino, Bari e Milano nell’ambito del PoliTech Lab, la nuova ‘Rete Politecnica di Alta Competenza’. La collaborazione strategica tra il Gruppo guidato da Giuseppina Di Foggia e i Politecnici è stata avviata nel mese di aprile per promuovere la ricerca, l’innovazione, la formazione avanzata e l’impatto sociale a beneficio del sistema elettrico e del Paese.
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Nel primo trimestre 2025 l’indebitamento netto delle AP in rapporto al Pil è stimato al -8,5% (-8,2% nello stesso trimestre del 2024). Il saldo primario delle AP (indebitamento al netto degli interessi passivi) è risultato negativo, con un’incidenza sul Pil del -4,7% (-4,8% nel primo trimestre del 2024). Lo rende noto l’Istat. Il saldo corrente delle AP è stato anch’esso negativo, con un’incidenza sul Pil del -3,5% (-3,4% nel primo trimestre del 2024). La pressione fiscale è stata pari al 37,3%, in aumento di 0,5 punti percentuali rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Il reddito disponibile delle famiglie consumatrici è aumentato dell’1,8% rispetto al trimestre precedente in
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I saldi si confermano tra gli eventi promozionali più attesi dagli italiani. Per le vendite di fine stagione estive, già 6 italiani su 10 hanno pianificato un acquisto, per un giro d’affari stimabile intorno ai 3,5 miliardi di euro. Una risposta di pubblico che conferma l’alto gradimento dei saldi da parte dei consumatori, anche (e forse soprattutto) in un contesto in cui le famiglie spendono con prudenza. L’alto interesse è ancora più notevole se si considera il dilagare di offerte anticipate e pre-saldi fuori dalle regole: stimiamo che 6,5 milioni di consumatori abbiano già acquistato con lo sconto prima della partenza ufficiale dei saldi. È quanto emerge dal consueto sondaggio Confesercenti-IPSOS sui saldi estivi.
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Ad aprile 2025 si stima una flessione congiunturale delle esportazioni (-2,8%) e un aumento modesto delle importazioni (+0,3%). La diminuzione su base mensile dell’export si deve all’ampia riduzione delle vendite verso l’area extra UE (-7,0%), mentre le esportazioni verso l’area UE crescono dell’1,5%. Lo rende noto l’Istat. Nel trimestre febbraio-aprile 2025, rispetto al precedente, l’export cresce del 3,1%, l’import del 2,9%. Ad aprile 2025 l’export cresce su base annua dello 0,4% in termini monetari mentre si riduce del 3,7% in volume. La modesta crescita tendenziale dell’export in valore è sintesi di un incremento per i mercati UE (+2,1%) e di una contrazione per quelli extra UE (-1,4%).
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Ad aprile 2025 si stima una flessione congiunturale delle esportazioni (-2,8%) e un aumento modesto delle importazioni (+0,3%). La diminuzione su base mensile dell’export si deve all’ampia riduzione delle vendite verso l’area extra UE (-7,0%), mentre le esportazioni verso l’area UE crescono dell’1,5%. Lo rende noto l’Istat. Nel trimestre febbraio-aprile 2025, rispetto al precedente, l’export cresce del 3,1%, l’import del 2,9%. Ad aprile 2025 l’export cresce su base annua dello 0,4% in termini monetari mentre si riduce del 3,7% in volume.
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Sono 120.876 le aziende italiane che esportano all’estero. Ma ci sono almeno altre 17.000 imprese che potrebbero rapidamente aggiungersi a questa platea se adeguatamente supportate, perché pur possedendo tutti i requisiti per aprirsi ai mercati internazionali da sole non riescono farlo o lo fanno solo occasionalmente. Mettere tutte queste imprese potenziali esportatrici nella condizione di vendere oltreconfine potrebbe portare ad un aumento stimato tra il 2,6% e il 3,0% del complessivo fatturato esportato.
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Nel primo trimestre del 2025 il commercio internazionale dei Paesi del G20 ha mostrato segnali di ripresa, nonostante un contesto economico globale ancora segnato da incertezze. Lo riferisce l’OCSE nel suo aggiornamento trimestrale, che segnala un aumento del 2,0% delle esportazioni e del 3,1% delle importazioni in beni, calcolati in dollari statunitensi correnti rispetto all’ultimo trimestre del 2024. I dati sui servizi, invece, continuano a presentare un quadro disomogeneo, con esportazioni in calo dello 0,7% e importazioni in lieve aumento (+1,0%).
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L'ultimo sondaggio Eurobarometro pubblicato il 28 maggio rivela il più alto livello di fiducia nell'Unione europea in 18 anni e il più alto sostegno all'euro in assoluto. Il 52 % degli europei si fida dell'UE, con i giovani di età compresa tra i 15 e i 24 anni che sono favorevoli al 59%. Il 36% degli europei afferma di fidarsi del proprio governo nazionale e il 37% afferma di fidarsi del proprio parlamento nazionale e tre quarti degli intervistati - il livello più alto da oltre due decenni - si sentono cittadini dell'UE.





