GabriellaNobileGabriella Nobile, nella foto a sinistra,  è una mamma adottiva milanese di due bambini, arrivati dall’Africa. Nel febbraio del 2018, diventa virale una sua lettera inviata al Ministro Matteo Salvini, dove scrive la sua  preoccupazione verso il clima di razzismo che stava prendendo sempre più piede nel nostro Paese, quindi prima delle elezioni politiche del marzo dell’anno scorso, Gabriella, “ringrazia “ , l’attuale Ministro dell’Interno, per la sua violenta campagna elettorale contro gli immigrati, che  ha  scatenato un’ignobile ondata di intolleranza e di odio nei confronti di chi ha una pelle di un colore diverso, con continui insulti e minacce che non hanno risparmiato neppure bambini e adolescenti.

La lettera fa il giro del web in poco tempo e con 60.000 condivisioni e 100.000 likes, ha riunito sotto l’Associazione Mamme per la Pelle, tutte le “voci “ delle madri adottive, biologiche, o affidatarie di figli di diversa etnia e le donne straniere con figli che in Italia non si sento più tutelate dalle istituzioni. 

L’ associazione “Mamme per la Pelle” intende costituire sportelli legali dove si possano denunciare soprusi, violenze e insulti, o discriminazioni nel mondo del lavoro; sportelli psicologici dove le famiglie o le singole persone possano essere assistite e guidate nei momenti più difficili; centri di informazione che indichino le istituzioni (scuole, centri sportivi ed altro) e le figure professionali più competenti e più sensibili alla cultura multietnica, vista come valore in sé.

logomammeperlapelleMamme per la Pelle,  vuole diventare una voce presente nelle istituzioni e negli ambienti politici, in grado di sensibilizzarli e di far loro comprendere la gravità del momento. In questi mesi sono arrivate alla pagina Facebook di “Mamme per la Pelle” tantissime richieste di aiuto per episodi incresciosi capitati a numerosi minori. Molte sono anche le manifestazioni di interesse da parte di personaggi pubblici e dello spettacolo e da parte di istituzioni, che sentono il pericolo di una deriva razzista.

Con questa intervista Gabriella Nobile ci racconta nel dettaglio l’associazione e che come è cambiata la vita di tante mamme in Italia, “grazie “ ad una politica che non valorizza la diversità come valore ma come pericolo e come causa dei problemi di una nazione che non sembra voler stare al passo con i tempi.

Gabriella l’ho raggiunta al telefono, durante il suo tragitto in treno da Milano a Roma….

 Visto che sei in treno ci dici dove stai andando?

Si sono in viaggio verso Roma perché abbiamo organizzato un presidio in Piazza Euclide, un presidio anti razzista. Prevediamo un migliaio di persone. Non credo che i media commenteranno perché a Roma, in questo periodo stanno succedendo molte cose e già a Verona ne hanno parlato poco e male dove eravamo in ventimila, quindi la manifestazione di oggi passerà ancora più in sordina.

Che cos’è la fondazione “Mamme per la pelle”, quando è nata e quali sono i suoi obiettivi?

L’associazione è nata nel 2018, ed è un’associazione di mamme adottive e biologiche affidatarie, con figli di etnia diversa, le quali subiscono e potrebbero subire atti di razzismo. Ci siamo messe insieme per combattere questa onda xenofoba e razzista che ci  ha avvolti nell’ultimo anno. Il nostro scopo è proprio quello di promuovere in varie città la convivenza comune, andare nelle scuole e raccontare che la diversità è un valore, raccontare la tolleranza e l’inclusione. L’Associazione offre alle socie un aiuto legale, psicologico in caso di bisogno, in caso si subiscano atti di discriminazione. 

Dove si viene discriminati maggiormente secondo te?

Non c’è più né un luogo né una regione a 360° gradi per strada, sui mezzi pubblici, sui campi sportivi…e si sono allargate anche le fasce d’età. 

In Italia da quando ti sei accorta della crescente ondata d’ intolleranza?

Soprattutto nell’ultimo anno, si sono acuite molto le cose. La politica che ci dovrebbe rappresentare, usa un linguaggio aggressivo, il razzismo è sempre esistito, ma adesso dall’attuale Governo è stato sdoganata l’intolleranza,  e peggio viene usata come metodo risolutivo dei problemi dell’Italia.  

Se un ministro della Repubblica o un appartenete al Governo si permette di insultare, questo non giova ai cittadini, che si sentono autorizzati a fare lo stesso. E’ una politica che non è d’esempio. 

Da quando c’è la Lega al Governo, il tema dell’intolleranza e di espulsione della diversità, viene affrontato ogni giorno e a volte proposto come metodo risolutivo ai problemi, come mai gli Italiani hanno dato tanti voti ad idee e concetti che  non sono nuovi nella storia?

Si usa la paura della gente e la disperazione, per ottenere quello che si vuole. La Lega ha costruito un nemico da odiare, facendo credere a tutti che la situazione economica e sociale attuale dipende solo dalla presenza di troppi migranti, o dagli sbarchi continui. Cosi il cittadino medio, finisce per crederci e pensa che combattendo quel nemico  situazione migliorerà, eliminando il problema cioè lo straniero. Ma alla fine succederà questo, che una volta eliminato anche l’ultimo migrante, le cose per gli italiani non cambieranno, il lavoro continuerà a non esserci, la società non sarà migliorata, non ci saranno più opportunità per i giovani,  non ci saranno più servizi, allora ci si accorgerà dell’errore fatto, ma sarà troppo tardi.

Tu hai adottato due bambini…

Si un maschietto dal Congo e la bambina dall’Etiopia, per loro l’Italia è casa loro, crescono qui e  sono italiani a tutti gli effetti. 

Al family day  a Verona non si è parlato della difficoltà nelle adozioni e di conseguenza dei costi e delle fatiche reali che i genitori adottivi devono intraprendere prima ancora di avere un bambino tra le braccia…perché nessun governo si interessa a legiferare chiaramente sulle adozioni?

Noi siamo un paese  che su tante cose rimane indietro, tradizionalista. Le cose in Italia arrivano sempre 50 anni  dopo rispetto ad altri paesi…non c’è uno stato del tutto laico, sulle adozioni la Chiesa è favorevole ma sulla fecondazione assistita va bene che non se ne parli e si vada all’estero. Viviamo in un paese complicato.

I tuoi figli hanno subito fatti di razzismo?

Mio figlio maggiore si, la bambina per fortuna è troppo piccola.

Ci sono molti insegnanti che a scuola non insegnano la tolleranza e non aiutano all’integrazione…

Tanti forse troppi purtroppo,  ci arrivano tante segnalazioni anche in questo senso, quando arriva da un docente la discriminazione, i genitori si sentono impotenti  e non sanno come agire. Noi vorremmo partire  proprio dalle scuole, lavorare con il Ministero dell’Istruzione per fare in  modo che la diversità  diventi  un valore, una ricchezza, non un nemico da combattere.

Che cosa impara un ragazzo se viene discriminato a scuola proprio da un docente?

Impara a sentirsi subito escluso, e diverso. Poi lo studente o la studentessa discriminati, possono reagire in modo diverso o si chiudono in loro stessi oppure reagiscono  in modo violento.  Mentre i ragazzi che non sono discriminati imparano che è giusto comportarsi cosi e che la diversità è da combattere, quindi questi insegnati andrebbero allontanati immediatamente perché non idonei al ruolo che ricoprono.

Come si può insegnare la convivenza multiculturale?

Cambiando la narrazione, raccontando che nero non è straniero e che le persone di altre etnie sono fantasticamente integrate nella realtà in cui viviamo e che occupano posti importanti nella nostra società italiana, siamo solo noi a non essercene accorti del tutto.

C’è un Paese che ha visitato fuori dall’Italia che può essere di esempio come convivenza civile inclusiva di multiculturalità?

Io penso alla Svizzera, ho dei cari amici a Zurigo, e spero che i miei figli studino li. Quando veniamo vedo molta apertura, molta diversità ma molta integrazione. Dove c’è ricchezza c’è integrazione dove c’è povertà, invece c’è la guerra tra poveri. 

Quali sono le prossime azioni concrete di “Mamme per la Pelle”? 

Una  mostra itinerante “Una famiglia tutti i colori “, che partirà a maggio dalla Sicilia, poi andrà a  Bari poi al Pitti a Firenze…Torino Venezia. E’ una mostra che abbiamo realizzato a febbraio e comprende 65 ritratti fotografici di mamme adottive, affidatarie, madri straniere, con figli di tutte le etnie ed   è un fantastico esempio di inclusione. Da settembre  poi ripartiamo  con  i nostri moduli nelle scuole, purtroppo c’è molto lavoro da fare, ma siamo sempre di più!!!

 

Info e contatti : www.mammeperlapelle.it

 

Sopra a destra il logo dell'Associazione Mamme per la Pelle.