umileAnna Manna (nella foto a sinistra),  è scrittrice, poetessa e cultural promoter. Ha fondato ed organizza da 18 anni il Premio Le rosse pergamene del Nuovo Umanesimo con varie sezioni che sono state ospitate in sedi pretigiose anche istituzionali.  Ha pubblicato molti libri che hanno ricevuto premi  prestigiosi. E’ stata recensita dai più importanti critici italiani. Nel 2019 ha pubblicato l’opera omnia delle sue poesie d’amore “Ebbrezze d’amore, dolcezze e furori “, Nemapress Edizioni, presentato a Palazzo Sora dal Sindacato Libero Scrittori Italiani. In questo periodo di lockdown, dovuto alla pandemia di Covid19, ha ideato ha curato un'antologia dal titolo " La ginestra sul precipizio: i poeti nei poeti nei giorni della pandemia", dove insieme a tanti altri poeti italiani, accumunati dallo stesso sentimento di spiazzamento ed isolamento, hanno scritto delle poesia a tema raccolte poi in un'antologia che sarà una viva testimonianza del periodo che tutto il mondo sta vivendo ogni giorno. 

 

Che tipo di progetto è La ginestra sul precipizio: i poeti nei giorni della pandemia ?

 Un progetto editoriale fatto con la mia editora Neria De Giovanni (Nemapress Edizioni) quasi per caso. Subito dopo l’avvio della Pandemia ho scritto due poesie di getto, sotto l’emozione del momento, IL PIANISTA E L’EQUILIBRISTA, l’ho inviate al portale letterario (www.portaleletterario.net) . Sono state pubblicate, sono piaciute, mi sono chiesta, sotto la spinta di scrivere versi che mi ha travolta in quei giorni ansiosi, se potesse venir fuori un libro. Ma poi ho capito che mi sentivo sola con quella tematica che mi intristiva. Allora  parlando con Neria abbiamo detto quasi all’unisono : ma allora facciamo un’Antologia!  Ecco la spinta è stata questa voglia di confrontarmi con l’angoscia degli altri poeti. Gridare insieme il dolore e la speranza, impugnare la penna come un’arma contro l’evento che ci chiudeva nella solitudine  e ritrovarci di nuovo insieme per raccontare al mondo che non era la fine di tutto. In fondo per urlare che i sentimenti erano vivi, forti, palpitanti. Un modo per salvare l’umanità che nel cuore dei poeti urla. E conservare tutto questo magma di umanità incandescente nelle pagine di un libro che resterà nella biblioteche dopo che saranno dimenticati i servizi giornalistici, gli articoli, le riprese televisive.

Chi ha firmato la presentazione?

L’antologia sarà pubblicata con Nemapress Edizioni di Neria De Giovanni , che farà l’introduzione non solo come editore ma anche come  presidente dell’Associazione Internazionale dei Critici letterari ed anche  in qualità di Presidente di giuria del Premio ITALIAMIA che ho fondato con lei dopo la pubblicazione del mio libro di racconti dedicato alle città italiane Una città, un racconto, pubblicato con Nemapress edizioni.

Inoltre  sarà pubblicata come incipit dell’antologia la lettera che il poeta e critico letterario Lorenzo Spurio mi ha scritto dopo il mio invito a scrivere per l’anologioa.

E’ molto bella, autentica, spontanea, racconta lo stato d’animo sincero dei poeti, degli uomini di cultura davnti alla Pandemia.

A chiusura dell’Antologia il giornalista Goffredo Palmerini firmerà un commento su questa straordinaria raccolta di “Poesia istantanea” che documenterà con i versi le emozioni del particolare drammatico periodo di dolore, sofferenze, privazioni, disagi e preoccupazioni per il futuro. Una pandemia che tante ferite sta aprendo nel cuore dell’Italia e dell’intera umanità e che per decenni e forse secoli sarà ricordata per la sua virulenza e subitanea diffusione in tutto il mondo. L’Antologia, dunque, sarà un’opera di documentazione attraverso la Poesia, unica nel suo genere, specchio dell’anima dell’umanità di fronte ad una tragedia epocale, causata da un nemico invisibile ed ancora sconosciuto alla medicina e alla scienza.

Chi sono i poeti che hanno risposto all’appello?

Le dico in ordine di adesione  i primi nomi che hanno aderito : Dante Maffia, Elio  Pecora, Corrado Calabrò, Renato Minore, Mario Narducci, Anna Maria Giancarli. Sono nomi importanti che fotografano l’ambito poetico nel quale si sviluppa l’antologia. 

Sono figlia d’arte, sono stata sin dall’infanzia in mezzo a scrittori e poeti, poi per motivi di lavoro ho avuto modo di conoscere  tutti i letterati contemporanei, così ho chiamato a raccolta gli amici di sempre. Ma guardi voglio darle l’elenco in ordine alfabetico delle adesioni giunte finora tra le quali figurano  anche poeti stranieri come la famosissima Marcia Teophilo . Questi poeti sono già sicuramete inseriti. Ma ho moltissime adesioni anche da poeti a me sconosciuti. Poiché non conosco la loro poetica ed il loro curriculum dovrò per forza di cose istituire una commissiomne editoriale per decidere l’inserimento nell’antologia.Questo sia per valutare il valore poetico del componimento inviato, sia per mantenere un numero di pagine normale per un’antologia. 

Rischio di fare una enciclopedia.

Sono poeti che scrivono da quasi tutte le regioni italiane : LAZIO, ABRUZZO, MARCHE, TOSCANA, CALABRIA, SICILIA , SARDEGNA, BASILICATA .

Dunque questi i nominativi ufficialmente accettati :

Angela Ambrosini, Anna Avelli, Fabia Baldi, Liliana Biondi, Luisa Bussi, Corrado Calabrò, Maria Teresa Calabrò, Antonio Canu, Claudio Carbone, Nicolò Carosi,  Maria Vittoria Catapano, Irene Catarella , Jole Chessa Olivares, Anna Chiricosta, Sandro Costanzi, Debora D’Agostino, Clara Di Stefano, Daniela Fabrizi, Stefano Gentili, Anna Maria Giancarli, Rosa Giordano, Arajan Kalco, Silvana Leonardi, Dante Maffia, Serena Maffia, Maria Rita Magnante, Liliana Manenti, Ruggero Marino, Renato Minore, Mario Narducci, Giuseppe Nasca, Antonella Pagano, Adriana Pannitteri, Selene Pascasi,  Elio Pecora, Maria Morganti Privitera, Angelo Sagnelli, Eugenia Serafini, Gabriella Sica, Giulia Maria Sidoti, Lorenzo Spurio, Marcia Teophilo, Vittoria Tommasoni, Michela Zanarella.

 Che tipo di poesie vengono selezionate per l’antologia?

 Così ho scritto agli amici poeti :”Amici, mandatemi le vostre poesie a caldo, adesso, con la paura, l'angoscia, la tristezza, lo sbandamento. Dopo sarebbe troppo tardi, questa è un'antologia che non vuole ripensamenti letterari, o angolazioni critiche, e neanche visuali distorte dalla moda o dalla interpretazione tradizionale dei versi. È un'antologia, ma soprattutto una testimonianza poetica fatta a caldo, con i brividi ancora sulla pelle, senza belletti, con l’estetica e la bravura in bilico, la capacità critica ferita come mai! È un momento estremo, mai vissuto! Una emozione globale! I poeti sono la voce del mondo con la tempesta, dentro, con le energie psichiche messe a dura prova ma anche con sollecitazioni eccezionali”. I poeti amici  hanno capito. Hanno inviato subito e sono già in corso di stampa le loro poesie.Ma poi hanno scritto anche molti altri ed ora è necessaria una selezione nonposso scrivere un’enciclopedia, anche se siamo stati costretti ad aumentare di molto le pagine.

 Leggendo i vari materiali che le sono arrivati, che tipo di sentimento accumuna in questi giorni gli scrittori?

 La speranza! Anche se l’angoscia, la tristezza, la nostalgia sono protagoniste. C’è anche molta esigenza di divino. Molte parole verso l’alto. Sono poeti a braccia aperte verso il cielo, tutti. Sboccia anche l’amore terreno a tratti come ancora di salvezza.

E poi la visione della solitudine nel proprio cuore, nelle strade delle città deserte, nello sguardo verso il futuro. C’è ricchezza di emozioni, di sensazioni, non sono penne ripiegate sul foglio, sono in cammino.

Quasimodo diceva :“L’uomo non muore , è un soldato d’amore della vittoria continua. 

E’ vero!

Lei personalmente come vive il periodo della Pandemia?

 Quando un evento mi prende all’improvviso sia psicologico, sia concreto, personalmente prendo le distanze!

Azzero la reazione emozionale. Mi vesto di pazienza, logica, ordine .

Divento un soldato con la divisa dell’emergenza ed opero per le primarie necessità.

Lo faccio per prendere tempo, per fronteggiare comunque le cose normali, per non soccombere alla reazione emotiva. Che , essendo un poeta , è molto forte. Questo in tutte le cose e gli eventi della vita. Ma già in partenza sono consapevole che quella non è la mia reazione ma la corazza per combattere. Dunque per i primi venti giorni mi sono dedicata in modo quasi compulsivo alla pulizia della casa. Sono rimasta senza domestica che non poteva raggiungermi proprio per motivi legati alla pandemia. Pulendo la casa, ho strofinato ogni giorno i ricordi, le fotografie sono diventate le amiche che non vedevo, ho riempito la casa di voci ed emozioni che avevo dimenticato. Ho bisogno di toccare , accarezzare, ho inventato nuovi contatti : i mille cuscini sul divano, coperte ruvide da accarezzare, ripiegare gli abiti, riscoprire le estati lontane nei vestiti con il cambio stagionale. Insomma ho ricreato un mondo di contatti tra le mie mani e gli oggetti ! Queste mani che non potevano più stringerne

altre , hanno allora cominciato a pelare le patate per minestre antiche, sbucciare gli aranci in interminabili macedonie,  apparecchiare tavole imbandite e ricamate.Il contatto così l’ho salvato. Finivo la giornata stanchissima ma dormivo beata.

Poi  c’è stata la reazione psicologica di ricerca di un contatto mentale. Ed è venuta fuori prorompente la poesia della Pandemia, le mie poesie...e poi tutti gli altri amici poeti chiamati alle armi.

Ho costruito un esercito di poeti per maledire il virus! Per combatterne gli effetti collaterali, per piangere le lacrime delle cose, sunt lacrimae rerum,

le lacrime dei giorni perduti. Adesso vivo una fase razionale equilibrata tra lo sdegno e la voglia di ricominciare, tra la rabbia e la dolcezza di ritrovare il perduto, non ho letto molto, il virtuale non affascina più di tanto quando è un ripiego.Con l’antologia ho cercato una battaglia concreta, uno scontro frontale, un confronto sofferto con tutti gli altri. Forse non mi sono mai sentita così viva e palpitante nell’immersione totale con il momento storico che stavo vivendo.

la ginestra sul precipizioC’è un componimento che l’ha colpita più degli altri?

Questa è una domanda che non può avere risposta da parte della curatrice dell’antologia! La poesia è poesia e vuole anche rispetto da parte di chi la maneggia.

Ogni verso, ogni poesia, ogni poeta è di cristallo. Altrimenti non avrebbe trovato posto nell’antologia. Per me brillano tutti. Però posso dire tante altre cose , notare alcune evidenze : molti poeti hanno cambiato struttura espressiva, ad esempio chi scriveva poesie lunghe ora si è espresso a grappoli di poesie brevi. 

Fulmini di dolore. Chi era molto sintetico , quasi ermetico, adesso affronta la realtà più semplicemente, in modo più immediato. Insomma il dolore universale , la sorpresa di un evento mondiale  già ha cangiato la penna!

Cosi isolati è facile promuovere la cultura? E quale è il mezzo più usato?

Penso che questo non sia un problema. Certo bisogna essere fluidi, adattarsi ad 

una realtà diversa. Sicuramente tutto avverrà nel regno del virtuale. Diventeremo tutti web master di noi stessi. Chi parlava male di facebook si ricrede adesso. I giornali on line stanno avendo una diffusione incredibile. Fare cultura significa anche questo trovare nuove vie di comunicazione.Comunicare la tradizione, rilanciare l’analisi del presente, evolvere verso nuove forme d’arte. Anche se sogneremo la penombra delle biblioteche,  gli incontri culturali, l’emozione dei premi letterari, la stretta di mano, i saluti, lo scambio dei numeri di telefono, lo sguardo tra mille che riesce a parlarti senza proferire parole. Magari lo sguardo di un dipinto, di una statua. E questo non avvine nel web. La sindrome di Sthendal non si manifesta on line. Ma avremo tempo di ritrovarci tutti , ammalati di arte, di amore, di comunicazione . Non basta un virus a distruggere la cultura.

 Che cosa ci aspetta secondo lei una volta usciti da qui? La nostra vita tornerà come prima?

 Veramente non riesco a capirlo adesso.

Spero vivamente di ritrovare il mondo , con i miei amici, gli incontri letterari, i premi, le fiere del libro. Ma come posso essere sicura , le previsioni sono a tempi lunghi, non saprei dire neanche se ci saranno  nuovi sistemi di comunicazione. E’ tutto sospeso. Ecco adesso avverto una sospensione non della cultura o della comunicazione della cultura, perché avviene  attraverso il web. C’è una sospensione della vita culturale.

E’ come se la cultura fosse rientrata nei libri per fermarsi lì tra le pagine, in attesa 

del lettore. Per ora però è finita la vita letteraria....dopo riprenderà? Chissà! Ci vorranno mesi.

 Come pensa di promuovere l’Antologia, che tempi ci saranno?

Attraverso i giornali online, i blog, Facebook........il libro sarà pronto anche a settembre! Ma si potrà fare soltanto una presentazione on line. Per la presentazione vera e propria con i poeti, gli attori per leggere le poesia ecc.ecc. si aspetterà una data significativa : marzo del prossimo anno, l’anniversario dell’avvio della Pandemia. Alla Sapienza la prima presentazione poi in sede  istituzionale. 

Inoltre è già in preparazione un Blog curato dal web master  Alessandro Clementi 

che si è offerto di anticipare l’antologia nel web con le poesie certamente spezzate , per ovvi motivi, ma con curriculum e foto dei poeti. Un lancio in grande stile sul web prima della pubblicazione. Un lancio nel mondo.

 Che cosa ci resterà a fine pandemia?

La consapevolezza della nostra fragilità, la voglia di osare, superare il limite,

perché abbiamo subito uno schiaffo dal virus, e dunque avremo una reazione ,

chissà cosa ci verrà in mente per riaffermare la dignità, un potere di vita che ci è sfuggito di mano. Si faranno molti figli? Forse. Che farà l’artista? Chissà!

L’arte è imprevedibile. Come il virus! 

Potrebbe esserci una Pandemia d’arte e sarebbe la fortuna del mondo e del futuro! 

 

In alto a destra la copetina dell'Antologia un dipinto della  pittrice GINA MARZIALE,  intitolato GRIDO ROSSO, olio su tela del 1996 cm.55x70
dal catalogo Gina Marziale luoghi microcosmi.

 

contatti :

www.laginestrasulprecipizio.it on line da giugno

 www.annamanna.it 

 

Facebbok ( Anna Manna Roma )