Inizieranno il 24 gennaio le votazioni per l’elezione del nuovo Presidente della Repubblica. Come previsto dalla Costituzione (articolo 85), è stato il Presidente della Camera, Roberto Fico, sentita la Presidente del Senato Casellati, a convocare il Parlamento in seduta comune, con la partecipazione dei delegati regionali, lunedì 24 gennaio, alle ore 15.


L’articolo 85, infatti, stabilisce che “trenta giorni prima che scada il termine, il Presidente della Camera dei deputati convoca in seduta comune il Parlamento e i delegati regionali, per eleggere il nuovo Presidente della Repubblica”.
Mattarella fu eletto, al quarto scrutinio, il 31 gennaio 2015 e giurò il 3 febbraio, giorno in cui iniziò ufficialmente il suo mandato. Oggi, 30° giorno prima della scadenza del termine della presidenza, Fico ha inviato la lettera di convocazione, il cui avviso verrà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale di oggi.
A votare il successore di Mattarella – il 13° Presidente della Repubblica – saranno i Grandi elettori in seduta comune, cioè 321 senatori (compresi quelli nominati a vita), 630 deputati e 58 delegati regionali.
Quanto alla procedura, vista la pandemia in corso, si voterà una sola volta al giorno; gli elettori – che sono chiamati uno alla volta per votare nei cosiddetti “catafalchi” – entreranno nell’Aula di Montecitorio a scaglioni in ordine alfabetico per evitare assembramenti.
Come stabilito dall’articolo 83 – 3° comma – l'elezione del Presidente della Repubblica ha luogo per scrutinio segreto a maggioranza di due terzi dell'assemblea. Dopo il terzo scrutinio è sufficiente la maggioranza assoluta.