Sull'intelligenza artificiale “siamo stati il primo Parlamento in Europa ad aver avviato un’indagine conoscitiva e siamo i primi ad avviare una sperimentazione specifica all’interno dell’istituzione parlamentare. Questo è infatti il prossimo passo e ci candidiamo a essere pionieri". Così Anna Ascani, vicepresidente della Camera, alla guida del Comitato di vigilanza sull'attività di documentazione di Montecitorio che il 14 febbraio ha presentato il Report sull'IA e la manifestazione d'interesse con cui la Camera si apre ai contributi del mondo dell'università e della ricerca per supportare il lavoro parlamentare con l'intelligenza artificiale.

"Un rapporto - spiega Ascani - che è frutto di un lavoro che va avanti dall'aprile 2023, fatto di audizioni ma anche di una missione negli Usa: un testo per cui abbiamo chiesto il contributo di tecnici, stakeholder ma anche di esperti di etica, per valutare al meglio le opportunità e i rischi connessi all'applicazione dell'intelligenza artificiale generativa. Concludiamo questo lavoro pubblicando un report, rendendolo disponibile ai cittadini e avviando una fase due che per noi è altrettanto importante, in quanto dimostra che da questo lavoro di audizioni nascerà un beneficio concreto per l'amministrazione e per i cittadini". Una fase due che vedrà la possibilità di di presentare proposte fino al 31 maggio, che saranno valutate dal comitato e da una commissione tecnico-scientifica: i vincitori saranno annunciati entro il mese di luglio. Sull'intelligenza artificiale “siamo stati il primo Parlamento in Europa ad aver avviato un’indagine conoscitiva e siamo oggi i primi ad avviare una sperimentazione specifica all’interno dell’istituzione parlamentare. Questo è infatti il prossimo passo e ci candidiamo a essere pionieri". Così Anna Ascani, vicepresidente della Camera, alla guida del Comitato di vigilanza sull'attività di documentazione di Montecitorio che nei giorni scorsi ha presentato il Report sull'IA e la manifestazione d'interesse con cui la Camera si apre ai contributi del mondo dell'università e della ricerca per supportare il lavoro parlamentare con l'intelligenza artificiale. "Un rapporto - spiega Ascani - che è frutto di un lavoro che va avanti dall'aprile 2023, fatto di audizioni ma anche di una missione negli Usa: un testo per cui abbiamo chiesto il contributo di tecnici, stakeholder ma anche di esperti di etica, per valutare al meglio le opportunità e i rischi connessi all'applicazione dell'intelligenza artificiale generativa. Concludiamo questo lavoro pubblicando un report, rendendolo disponibile ai cittadini e avviando una fase due che per noi è altrettanto importante, in quanto dimostra che da questo lavoro di audizioni nascerà un beneficio concreto per l'amministrazione e per i cittadini". Una fase due che vedrà la possibilità di di presentare proposte fino al 31 maggio, che saranno valutate dal comitato e da una commissione tecnico-scientifica: i vincitori saranno annunciati entro il mese di luglio. In apertura dei lavori, il presidente della Camera Lorenzo Fontana ha sottolineato: "La Camera dei deputati è consapevole delle potenzialità e dei rischi connessi all’utilizzo di questa tecnologia e lavora per coglierne le opportunità, mettendo sempre la persona al centro". Tra i relatori padre Paolo Benanti, presidente della Commissione sull'intelligenza artificiale per l'informazione di Palazzo Chigi: "Da quando eravamo uomini delle caverne, circa 60 mila anni fa - sottolinea - una clava poteva essere uno strumento fantastico per aprire le noci di cocco un un'arma micidiale per spaccare un cranio. Potenzialità e rischi vanno insieme, non c'è un'arma che non possa essere trasformata in un utensile e non c'è utensile che non possa essere trasformato in un'arma: allo stesso modo l'intelligenza artificiale può essere uno strumento per ampliare le capacità democratiche di un Paese oppure può essere il contrario".