Con sullo sfondo la polemica sulla pista da bob di Cortina, il Senato ha dato il via libera il 20 marzo al decreto sulla governance e sugli interventi di competenza della Simico, la società incaricata della gestione delle prossime Olimpiadi invernali di Milano-Cortina 2026. Il testo designa Anas come soggetto responsabile delle opere stradali complementari, subentrando alla Simico spa nei rapporti giuridici attivi e passivi e nei procedimenti amministrativi interviene sulla governance della Simico, attribuendo specifiche funzioni ai membri dell'organo di amministrazione prevede che l'amministratore delegato di ANAS subentri come commissario straordinario per l'intervento relativo alla messa in sicurezza della Statale 36, con poteri specificati;

autorizza gli enti territoriali a partecipare alle attività connesse ai giochi e ad adottare misure per favorire l'impatto positivo sul territorio. Voto contrario da parte di Avs e Movimento 5 Stelle, che hanno espresso preoccupazioni riguardo ai costi crescenti e all'impatto ambientale dei giochi olimpici, astenuto il Partito democratico. La maggioranza ha messo in evidenza le molteplici opportunità economiche e di sviluppo offerte dalle Olimpiadi: la Lega ha strappato anche un ordine del giorno “che impegna il governo ad accelerare i lavori della linea 2 della metropolitana di Torino, consentendo alla struttura commissariale l’avvio della fase progettuale ed esecutiva. Tale richiesta, propedeutica a un emendamento presentato al dl Pnrr dal nostro gruppo alla Camera, riflette la volontà della Lega di realizzare l’opera. Il ministro Salvini si è impegnato da subito per sbloccare l’infrastruttura, fondamentale per il nostro territorio, e dopo tanti anni di no confidiamo si passi presto dalle parole ai fatti” come spiega Giorgio Maria Bergesio. Critica verso le opposizioni Licia Ronzulli, di Forza Italia, secondo cui la sinistra “dice no a tutto”. Ma Aurora Floridia, di Avs, dettaglia: "Le Olimpiadi e Paralimpiadi Milano Cortina 2026 dovevano essere improntate al rispetto della natura, alla tutela del paesaggio e della sostenibilità ambientale, a un contagioso coinvolgimento del territorio e dei cittadini e alla promozione di un turismo alpino caratterizzato da una mobilità dolce. Sono diventate invece le Olimpiadi del cemento, dello spreco e del malcontento generale, con una pista da bob che rimarrà l'ennesima carcassa inutilizzata in luoghi di altissimo valore paesaggistico e naturalistico. Devastazione che non ha risparmiato neanche centinaia di larici secolari”. E soprattutto “un esborso enorme per le casse dello Stato e per le tasche degli italiani visto che i costi sono lievitati da 1,7 miliardi a 4 miliardi di euro, di cui 3 solo per la costruzione di opere stradali”.