Si sono trovati nel posto giusto al momento giusto, catturando le trasformazioni del cuore di una galassia lontana. Sono gli allievi del corso di "Complementi di astronomia" dell’Università di Firenze che, grazie alle osservazioni effettuate presso il Telescopio Nazionale Galileo (TNG, che si trova a La Palma, nelle Canarie), sono riusciti a raccogliere i dati di un evento raramente documentato, l’evoluzione dell’attività del nucleo di una galassia a 300 milioni di anni luce dalla Terra.

E così, grazie a questa particolare esperienza didattica, gli studenti sono diventati autori di un articolo che si è guadagnato la pubblicazione su una prestigiosa rivista scientifica, Astronomy & Astrophysics.  Compiendo le osservazioni su un caso di studio, una galassia di cui era già noto il nucleo attivo, il team ha raccolto anche una serie di dati relativi a una sua “vicina” meno appariscente, la galassia a spirale NGC4156, che si trova nella costellazione dei Cani da caccia, registrando così la presenza delle righe larghe dell'idrogeno e la crescita della luminosità nella parte blu dello spettro, due firme inequivocabili dell’attività del nucleo della galassia. Le attività di osservazione degli studenti sono state possibili grazie al supporto economico del Dipartimento di Fisica e Astronomia Unifi e dell’INAF-Osservatorio Astrofisico di Arcetri, quest’ultimo frutto di una donazione che ha permesso, fra l’altro, di istituire il premio “Stefano Magini”, destinato alla migliore tesi di laurea magistrale in Astrofisica conseguita in un'università italiana e vinto nell’edizione 2020 da Giulia Tozzi.