Il cervello può agire in maniera differente a livello cognitivo e funzionale in base al genere? O, per farla più semplice, esiste una differenza tra il cervello degli uomini e quello delle donne? Sì, e non si tratta solo ed esclusivamente di un luogo comune. Infatti, uno studio condotto da Lise Eliot della Rosalind Franklin University conclude che le differenze sono essenzialmente attribuibili alla dimensione della testa. Nello studio emerge che le donne hanno un cervello dell’11% più piccolo rispetto agli uomini, se correlato con le dimensioni globali del corpo.

In questo senso, le immagini hanno palesato negli uomini una maggiore presenza di sostanza bianca, mentre nelle donne c’è una maggiore presenza di sostanza grigia. Ma sia nelle donne che negli uomini è possibile osservare come l’emisfero di sinistra sia deputato al pensiero logico, razionale, analitico, lineare e al centro del linguaggio verbale, mentre l’emisfero di destra sia deputato al pensiero visivo, emozionale, alla creatività, all’elaborazione parallela delle informazioni e al centro del linguaggio non verbale. Un altro aspetto interessante, in questo senso, è quello che riguarda la cosiddetta “intelligenza emotiva”, ovvero la capacità di riconoscere, dare un nome, distinguere tra loro e saper gestire le proprie emozioni e quelle degli altri. Un’intelligenza che, nell’immaginario collettivo, strizzerebbe maggiormente l’occhio alle donne. Effettivamente, ci sono studi che dimostrano come le femmine sembrino più propense ad esprimere emozioni e di conseguenza sembrino avere una maggiore espressività emotiva. È stato dimostrato che le femmine assumono più frequentemente un atteggiamento accogliente ed empatico nei confronti dell’altro, riuscendo a comprendere meglio gli stati emotivi altrui. Età, aspetto biologico e contesto socioculturale: sono queste, sostanzialmente, le tre caratteristiche di cui tenere conto per quanto riguarda la differenza dei cervelli, andando quindi oltre il solo aspetto di genere. L’ambiente, la cultura, l’interazione sociale, la personalità sembrano essere elementi che plasmano le nostre neuro strutture e guidano i nostri comportamenti, rendendoci così speciali nella nostra ‘unicità’ pur condividendo una fisiologia ed un cervello anatomicamente simile. Insomma, più che domandarsi se un cervello sia differente in base al fatto che a possederlo sia un uomo o una donna, tutti i ricercatori concordano su un fatto: è molto più importante favorire un mondo che sappia accogliere le specificità e l’unicità di ciascuno, al di là del genere.