Una serata dedicata al Cantone San Gallo, organizzato dalla Gretz Communication di Berna alla Oepfelchammer di Zurigo, inserita in una delle vie più trendy della città. A dare il benvenuto ai giornalisti in sala il nuovo direttore responsabile per il turismo Andreas Kuns, che ha portato l’accento su tre punti fondamentali: il territorio, l’aspetto culinario, e il formaggio più famoso in Svizzera che poi prende il nome dal suo cantone, L’Appenzeller che con al sua Schaukäserei porta i turisti e non solo, ad immergersi in un territorio intatto, che da vita ad un formaggio indimenticabile. 

Urs Bollinger, è l’esperto, che ha illustrato ai presenti i segreti del perfetto bratwurst i 30 milioni e 6000 chilometri  prodotti a San Gallo questi  sono i salsicciotti prodotti ogni anno, numeri che sono   ad aumentare. Ma non sono solo gli abitanti locali ad apprezzarli e a sostenerli attivamente: anche i turisti non intendono certo rinunciare a questa specialità locale per eccellenza, famosa già nel medioevo. Già nel 1438, questa «gustosa pietanza, vanto di San Gallo» veniva cucinata alla griglia e consumata con grande appetito. Ma qual è la vera particolarità di questo salsicciotto bianco sottile, dalla cotenna croccante e ben abbrustolita? La carne di vitello viene insaporita con pancetta di maiale, varie spezie e latte fresco – tutti ingredienti noti, ma in cui è la miscela a fare la differenza. Ogni macelleria vanta la propria ricetta segreta, che custodisce gelosamente. In nessun’altra città della Svizzera si preparano salsicciotti di vitello dal gusto così inconfondibile e dalla consistenza tanto speciale.

Per i visitatori assaggiare questa prelibatezza locale a indicazione geografica protetta è d’obbligo. D'altronde, le occasioni non mancano: essa viene servita dovunque, dai locali più prestigiosi ai chioschi dietro l’angolo. Da non dimenticare: questa «perla» di San Gallo non prevede l’accompagnamento di senape. Come accompagnare poi un buon bratwurst? con una buona birra, e sicuramente di San Gallo, dove la  cultura della birra vanta una lunghissima tradizione. 

 

 

 

La tradizione della birra: 

Già all’interno della celebre pianta originale dell’abbazia di San Gallo, che funse da modello per la costruzione del successivo complesso (830-837), figurano ben tre birrifici.E parlando di birra, la scelta non può che ricadere su uno dei prodotti del birrificio locale Schützengarten, fondato da Johann Ulrich Tobler nel 1779 presso la sede della «Schützengesellschaft von Platztor» (Società dei tiratori di Platztor). Per dissetare questi fucilieri, Johann aveva prodotto insieme al fratello Joachim Tobler, esperto mastro birraio, 706 secchi di birra nel corso dell’anno. Oggi, quello che da allora è divenuto il più antico birrificio della Svizzera, serve molte più persone – di tiratori ne sono rimasti pochi, ma il nome e le vecchie ricette ben custodite della «St.Galler Landbier» e della «St.Galler Klosterbräu» non hanno subito variazioni nel tempo. Quest’ultima è stata premiata nel 2017 a Londra come migliore birra ambrata del mondo da una giuria di circa 100 esperti internazionali. Al concorso per birre più prestigioso di tutto il globo avevano preso parte 1900 birre originarie di 36 diversi Paesi. La giuria internazionale dei World Beer Awards ha inoltre testato a occhi bendati oltre 2300 birre originarie di più di 50 Paesi diversi, eleggendo la «Swiss Stout» del birrificio Schützengarten come migliore Sweet Stout dell’anno 2018 nella categoria Stout & Porter.

La «St.Galler Klosterbräu» è stata, fra l’altro, servita anche alla tavola del Papa in Vaticano: il comandante della Guardia Svizzera era infatti alla ricerca di una birra adatta al bar degli alloggiamenti della Guardia, e grazie alla qualità sopraffina del gusto e al nome che richiamava l’archivio conventuale di San Gallo, che ospita il più antico documento di cerficazione di birra al mondo (risalente al 753), la scelta è ricaduta sulla Klosterbräu.

 Il Brauwerk 1779 coniuga produzione tradizionale e nuove idee

Nel mese di aprile, proprio sulla Bahnhofplatz di San Gallo, aprirà il Brauwerk 1779, un piccolo locale che si propone come crogiolo di idee, birrificio sperimentale e birreria per tutti gli appassionati della bevanda a base di luppolo. Il fulcro è costituito dal classico stabilimento Sudwerk al piano terra, con una capacità produttiva di 500 litri, le cui cisterne di bollitura e di stoccaggio sono visibili dal primo piano. Una particolare chicca è poi rappresentata dalla cantina di botti in legno nel seminterrato. Presso il Brauwerk 1779 si tengono anche degustazioni e corsi condotti da esperti e sommerlier specializzati. Una birra della Svizzera orientale in giro per il mondo, perché su ogni volo Swiss, è possibile gustare un pezzo di cordialità e genuinità della Svizzera orientale. Grazie all’acclamata birra «Qöllfrisch», la compagnia aerea elvetica Swiss Airline offre a tutti i suoi passeggeri un assaggio di tradizione. La Quöllfrisch chiara si contraddistingue per il suo gusto delicato e fruttato. L’affinamento fino a tre mesi in cantina rocciosa conferisce poi a questa birra il suo carattere equilibrato. La Svizzera orientale, con la sua cultura della birra di lunga data, conquista così i cuori di tutti gli appassionati di questa bionda bevanda intorno al globo.

Osterie medievali tradizionali

Dall’inizio del XIX secolo, le tipiche locande «Beizli» invitano a una piacevole sosta. Sotto ai tetti obliqui del primo periodo gotico, il tempo sembra essersi fermato: i locali sono piccoli e bassi, poderose travi in legno solcano i soffitti al di sopra dei visitatori che siedono sulle panche. Le associazioni con le case sull’albero sorgono spontanee: una delle celebri locande al primo piano deve la denominazione «Zum Bäumli» a una bottega di un fabbro che si trovava nei pressi delle scuderie abbaziali. Alla parete spicca ancora oggi una perla di saggezza: «Freunde! Rein ist der Wein.» (Amici, il vino è purezza!)

E anche nel menù accuratamente assortito delle numerose locande al primo piano si trovano «verità» tradizionali sotto forma di piatti tipici della Svizzera orientale, proprio come fatti in casa. Naturalmente, senza mai dimenticare una bella birra di accompagnamento. Già nella pianta dell’abbazia, la più antica rappresentazione di un complesso abbaziale risalente al Medioevo, sono presenti tre birrifici.

Una ricca offerta per tutti i gusti

Che si tratti di cucina casalinga, svizzera, italiana, spagnola, asiatica, americana o thailandese, in questa città del Vierländereck ce n’è davvero per tutti i gusti. Dai tipici gnocchetti al formaggio regionali alla Paella mediterranea – l’elenco degli esercizi gastronomici è lungo, variegato ed esclusivo. Nel senso più letterale: a San Gallo, infatti, le grandi catene di ristorazione sono poco diffuse. Nel centro storico, poi, si passa da una chicca all’altra: molti locali tradizionali sono gestiti da anni o addirittura da decenni dagli stessi titolari con grande passione. Le trattorie con cucina casalinga propongono, oltre al classico Bratwurst, molti altri prodotti della regione: ortaggi, selvaggina e tartufo sono autoctoni così come l’inconfondibile vino della valle del Reno, straordinario quanto la sua terra d’origine.

La dolce tradizione di San Gallo

Ma anche gli appassionati di dolciumi a San Gallo non resteranno delusi: il «Biber» di San Gallo è il vanto di ogni panetteria della città. Si tratta di una specialità nota e acclamata in tutta la Svizzera: questi dolcetti vengono preparati con miele, farina e zucchero, oltre a qualche spezia speciale, tra cui anice, coriandolo e chiodi di garofano. Ogni panetteria possiede la propria personale ricetta, tramandata di generazione in generazione e custodita gelosamente.

Il cioccolato con Maestrani 

È stato dimostrato che il cioccolato rende felici – allora una tappa al «Chocolarium» , Mestrani, di Flawil è davvero d’obbligo! Nell’ambito di un tour interattivo, tutti i visitatori potranno apprendere i processi di produzione del cioccolato, dopodiché avranno l’opportunità di degustare tutte le dolci squisitezze presenti. Chi lo desidera, potrà addirittura cimentarsi nella preparazione di una ricetta in prima persona. Per vivere e scoprire da vicino i segreti del cioccolato, quasi come nel celebre film «Charlie e la fabbrica di cioccolato» come nel film di  Johnny Depp.

Da non dimenticare il tessile: 

Chi ama la moda e i tessuti, ama San Gallo. In questo polo di riferimento dell’industria tessile, gli ospiti potranno vivere esperienze straordinarie, come disegnare un abito in prima persona o andare alla scoperta della storia tessile di San Gallo a piedi, su un autobus nostalgico o con la propria auto. I treni circolano senza sosta alla volta di Parigi, frotte di businessmen americani sciamano verso la città: San Gallo è al centro dell’attenzione mondiale. Tutti i visitatori più esigenti che fanno tappa in questa città vi acquistano tessuti. All’inizio del XIX secolo, i tessuti ricamati di San Gallo costituivano il prodotto d’esportazione principale della Svizzera. Oggi, due secoli dopo, la metropoli ha detto addio alla produzione tessile a favore della Haute Couture innovativa. Dior, Gucci e Prada sono spesso di passaggio a San Gallo e non c’è un’importante sfilata di moda a Parigi, Milano o New York che non preveda anche la presentazione delle creazioni tessili di San Gallo.

Ma ancora prima che queste ultime finiscano sotto i riflettori internazionali, si possono ammirare nella loro città natale, presso il Museo tessile. Un’altra opportunità per scoprire da vicino l’affascinante universo del ricamo di San Gallo è offerta dalle visite guidate di St.Gallen-Bodensee Turismo. Dopodiché è altresì possibile pernottare in uno degli «hotel tessili» della Svizzera orientale, le cui camere sfoggiano tessuti ricercati, tende sontuose e tappezzerie direttamente provenienti dagli atelier di design di San Gallo.Ma anche altre località della Svizzera orientale presentano un ricco patrimonio tessile, che può essere scoperto nell’ambito dei tour dedicati organizzati da St.Gallen-Bodensee.Turismo, ad esempio il «Textilland Classic Tour». Questo itinerario parte dal Museo tessile di San Gallo per poi condurre i visitatori a bordo di un autopostale d’epoca al Saurer Museum di Arbon e quindi in battello alla volta del Forum Würth a Rorschach per visionarela straordinaria «Swiss Textile Collection». L’universo del tessile della Svizzera orientale può ora essere scoperto anche in prima persona, con i due tour di mezza giornata «Textilland Explorer Nord» e «Textilland Explorer Süd», entrambi consacrati all’artigianato tessile e alle specialità gastronomiche locali.

Per chi invece preferisce muoversi a piedi, il St.Galler Textilweg (Percorso tessile di San Gallo) è un vero must: si tratta di un itinerario che conduce dall’Ufficio informazioni turistiche di San Gallo a tutti i principali poli del settore nel centro città nel raggio di circa cinque chilometri. Alcune brevi descrizioni forniscono informazioni sulla storia, l’architettura e l’attuale destinazione d’uso degli edifici. Da oggi, il Textilweg è disponibile anche in versione virtuale grazie all’apposita app. I contenuti approntati a regola d’arte accompagnano i visitatori in questo viaggio audiovisivo attraverso la tradizione e la storia di lunga data dell’industria tessile di San Gallo e della Svizzera orientale.

 Un’insolita attrazione «tessile»: l’Ufficio informazioni turistiche

E chi prima della partenza desidera acquistare qualche souvenir in tema tessile per i propri cari può recarsi presso l’Ufficio informazioni turistiche proprio accanto al complesso abbaziale. Qui, infatti, sono disponibili innumerevoli souvenir a tema, come ad esempio decorazioni in tessuto, foulard e accessori. E in più, è anche presente un’attrazione davvero unica: lo sportello informazioni – con le sembianze di una testa d’orso, l’animale simbolo della città, la cui pelle è composta da oltre 1000 piastrelle realizzate singolarmente attraverso un processo di stampa 3D su modello di un ricamo dell’impresa tessile di San Gallo Bischoff Textil.

 

Un nuovo punto dove degustare e non solo un buon vino: Haus des Weins 

 

In un edificio di nuovissima concezione architettonica, ideato niente di meno che dall’architetto Carlos Martinez,  il fulcro dell'insieme, composto da due parti, è una struttura monolitica in calcestruzzo beige che si integra con gli edifici esistenti e si apre verso il centro del paese con un gesto invitante. Le impronte delle tapparelle di oltre 20 diverse foglie di vino caratterizzano in modo discreto la superficie di cemento a vista e portano il messaggio della Casa del Vino al punto giusto in termini di design. Il tetto a capanna a picco segue la linea di colmo della casa principale e crea una conclusione armoniosa della fila di edifici.

All'interno, la cantina ha il soffitto  che sua volta costituisce il centro dell'edificio. Con una temperatura ambiente di 17 gradi e nicchie di presentazione per tutti i vini, offre una sala espositiva e di degustazione appropriata per i tesori della viticoltura regionale. Lo spazio per eventi di cui sopra convince per la sua ariosa generosità, la scelta rigorosa dei materiali e i forti riferimenti allo spazio esterno. Il conglomerato è tenuto insieme dal nuovo edificio dell'ex fattoria, che ospita gli accessi, tutti i locali accessori e le sale per la comunità locale. Ricostruito in modo fedele all'originale per forma e dimensioni, funge da collegamento tra gli edifici vecchi e nuovi.

 

Per gli amanti della natura e del formaggio la Schaukäserei

Finito un giro in centro, magari dopo uno spettacolo a teatro, una piccola gita in Appenzeller, dove alla Schaukäserei, potrete assaggiare il famoso formaggio Appenzeller® ,  e durante la serata Ralph Böse, ha illustrato ai presenti non solo le possibilità di offerte ai giornalisti, ma anche i nuovi box acquistabili al museo, che una volta a casa ci ricordino ancora la nostra visita. 

Durante la visita al caseificio museo, si possono scoprire perché il formaggio Appenzeller® è il formaggio più gustoso di tutti. Anche se la sua ricetta rimane uno dei grandi segreti della Svizzera,  c'è qualcosa nell'aria, il profumo delle erbe, l’odore del latte che  crea la  miscela giusta. Durante il tour a piedi, poi ci sono dei sapori che si possono portare a casa. Lasciati affascinare dalla vista nell'enorme vasca del formaggio e ammira l'imponente cantina di formaggi. All'origine della mostra, osserva con il binocolo la vastità delle montagne dell'Alpstein e vivi un panorama virtuale a 360 gradi.

Passate, sentitevi a casa, il divertimento e il gusto, vi aspettano!!

 

E poi che dire? il Canton San Gallo, va bene per tutte le stagioni, e tutti i tipi di turisti, dal mordi e fuggi, per un giro in centro, dagli sportivi con il lago e tutte le attività connesse, e poi per i golosi non solo cioccolato, birra e formaggi, ma festival che tutto l’anno allietano i palati, con tre regioni che si son unite nel gusto e nel sapore sotto l’etichetta T.A.ST.E. ( Toggenburg, Appenzelle e San Gallo).

 

Che cosa aspettate? San Gallo è aperto tutto l’anno !!!

 

Info: 

https://st.gallen-bodensee.ch

www.gretz.com

www.chocolarium.ch

www.maestrani.ch

https://hausdesweins-sg.ch/

https://www.schaukaeserei.ch