Molfetta, parte della Città metropolitana di Bari, è una città di campanili, torrioni e preziosi reperti neolitici, adagiata su un mare che l'ha resa uno dei più importanti centri ittici della Puglia grazie alla sua numerosa flotta di pescherecci. Un tempo snodo importante per i mercanti e per i pellegrini diretti in Terra Santa, Molfetta non è solo un mercato ittico, perché le acque cristalline riflettono una bellezza artistica e culturale senza tempo.

A dominare il centro storico, costituito da vicoli "a spina di pesce", spicca il romanico Duomo di San Corrado, vero protagonista della città vecchia, dotato di due maestose torri. Oltre al Duomo, sono da ammirare il Torrione Passari, parte dell'antica cinta muraria, la Chiesa di Sant'Andrea e il Museo Diocesano. La visita prosegue con la ricca raccolta di arte contemporanea del Palazzo Comunale, con numerose opere di artisti celebri come Renato Guttuso, e la Basilica Santuario della Madonna dei Martiri, appena fuori città. Fuori dalle mura si trova anche la Cattedrale dell'Assunta, che custodisce le spoglie di San Corrado, il patrono cittadino. Imperdibile il celebre "Pulo" di Molfetta, ovvero l'impressionante depressione carsica dal diametro di 170 metri e dalla profondità di 30, che conserva i resti di un insediamento neolitico. Da questa zona provengono i frammenti di vasi detti "Molfetta", rinvenuti anche in tutto il Mediterraneo. Il ruolo di custode delle radici culturali, particolarmente di richiamo per gli emigrati di ritorno interessati ad approfondire le proprie origini, spetta innanzitutto alla gastronomia di Molfetta. La cucina tradizionale è molto varia, anche se il posto d'onore spetta al pesce: zuppa di pesce "u' cembotte", frutti di mare e pesce crudo non mancano mai nelle tavole di Molfetta. Tra i primi piatti caratteristici troviamo "u' tridde", una pasta per brodo fatta a mano con semola, uova, prezzemolo e formaggio. Da provare anche la caratteristica focaccia ripiena nota come "u' calzòene". Per Pasqua si trovano "la scarcèdd(e)", un dolce di pasta frolla farcito con marmellate rigorosamente fatte in casa e pasta di mandorle e ricoperto di zucchero fondente, decorato con confetti di vari colori, ovetti di cioccolato o anche uova sode. Prende il nome dalla città anche una tipologia di cicoria, la cicoria puntarelle molfettese. Le occasioni migliori per provare la cucina tipica di Molfetta sono le feste religiose, molto sentite dagli abitanti locali. In primis la Quaresima, le cui celebrazioni pasquali si concentrano nella chiesa di Santo Stefano e in quella del Purgatorio. Durante il corso della Quaresima, la banda cittadina esegue, nella sua sede, le prove delle marce funebri che faranno da accompagnamento alle tre processioni della Settimana Santa, chiamate in gergo "i concerti delle marce funebri". Altro appuntamento particolarmente sentito è la Festa della Madonna dei Martiri (7-9 settembre), dedicata al mare e ai marinai, alla quale si accompagna la Fiera di Molfetta e la "Sagra a mare", quest'ultima fin dall'8 settembre 1846 quando la statua della Vergine, opera dello scultore napoletano Giuseppe Verzella, fu posta su due bilancelle a vela e trasportata fino alla banchina dell'antico Seminario, accanto al "Duomo vecchio". Al termine della visita, il modo migliore per salutare la città è rilassarsi sulle sue spiagge sabbiose, magari dedicandosi alla vela o al windsurf.

COME ARRIVARE: L'aeroporto di riferimento è a Bari (16 km). Molfetta è servita da una propria stazione ferroviaria. In automobile da Roma: prendere A1/E45 in direzione di SS 372 a Caianello, uscire a Caianello, continuare fino a Benevento, prendere A16/E842 e Autostrada A14/Autostrada Adriatica/A14 in direzione di Str. Vicinale Coppe a Molfetta, uscire a Molfetta Nord, prendere Via Bisceglie e Via Madonna dei Martiri in direzione di Piazza Vittorio Emanuele a Molfetta.

ALTRI LUOGHI DA VISITARE: Imperdibile la visita al centro storico di Bari. Da vedere anche le città di Trani, Andria e Barletta.

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