Partiamo dal chilometro zero, dalla statua di Marco Aurelio sulla piazza del Campidoglio, e proseguiamo per 28 secoli di storia. Camminando lungo le strade di Roma – dalle più antiche e celebri ai vicoli più nascosti – e attraverso stratificazioni e percorsi inattesi raggiungeremo presto ogni capo del mondo. Ad accompagnarci in questo viaggio è una guida d’eccezione con un libro, sorprendente e originale, che è al contempo una dichiarazione d'amore per la città. Francesco Rutelli è autore di “Tutte le strade partono da Roma”, con fotografie di A. Jemolo, pubblicato da Laterza.
“I ‘mestieri’ di Primo Levi” di Gian Luigi Beccaria, pubblicato da Sellerio, è un’analisi letteraria, avvincente nella lettura e divertente nel contenuto, che intreccia in modo abile e lineare i testi dello scrittore e gli interventi di critica, e dentro cui perdersi alla ricerca di un narratore capace di uno scambio di sensi con il lettore. “
Donatello Vegliante nasce nel 1980 a Coira, una località della Svizzera orientale, da genitori emigrati di origine italiana. Cresciuto a Flims, un piccolo villaggio di montano dalla natura incontaminata. Così sin da bambino, proprio in quel piccolo villaggio di montagna nutre una grande passione per la scoperta di luoghi e culture.
BOOKCITY MILANO, la manifestazione dedicata al libro e alla lettura che coinvolge l’intera filiera del libro, editori grandi e piccoli, librai, bibliotecari, autori, traduttori, grafici, illustratori, blogger, studenti, professori, lettori occasionali o forti, di ogni età, si terrà in streaming dall’11 al 15 novembre.
È in libreria “Un sogno chiamato Cardiocentro”, libro edito da Fontana edizionie scritto da Marco Bazzi e Roberta Nicolò.
Una storia che compie vent’anni. Un sogno che è diventato realtà. Il racconto di uno spaccato politico e sociale che ha caratterizzato i primi decenni del nuovo millennio.
Ecco un libro che ci dimostra che possiamo imparare divertendoci, giocando, senza provare quella noia che ha caratterizzato certi giorni del nostro percorso scolastico. L’autore, infatti, propone ai lettori un percorso guidato attraverso città e Cantoni della nostra nazione, un cammino fatto di domande, risposte, numeri e quiz, in una sorta di esame, al termine del quale non riceveremo voti e giudizi, ma sapremo un po’ di più sul nostro Paese. Rispondendo ad ogni singola domanda, e osservando attentamente le moltissime fotografie, ci metteremo alla prova e saremo in grado di renderci conto di quanto conosciamo (o non conosciamo) della Svizzera.
L’autore ha battezzato questo libro di poesie in dialetto “Fermat chì” per una sola ragione: l’importanza del vernacolo dentro e fuori i limiti delle delimitazioni naturali e artificiali dei nostri territori. I dialetti nostrani parlati nel nostro Paese sono un fatto unico nella storia culturale europea per la loro diversità, pari per interesse alle varietà insite nei vari comprensori dove ambienti e natura la fanno da padroni.