Alla Galleria Reitz di Zurigo, giovedì sera, c’è stato il vernissage per l’artista Andreas Lüthi, Grande folla all’apertura per l’artista svizzero che si diverte a “giocare” con i numeri. Presenti alla serata : Angela Reitz , proprietaria storica della galleria, Daniela Biscofberger direttrice di galleria, e Benjamin Vogel direttore, e poi tanti gli artisti presenti, oltre a Lüthi, Albanese, Egon, Eggli, Rusic. 

La nuova mostra del Center for Italian Modern Art, che include disegni, dipinti, foto ed ephemera, non esplora solo i temi della guerra, dell'esilio e della discriminazione, ma mette anche in luce il poliedrico impegno di Cagli con l'ambiente surrealista e neoromantico di New York. Inoltre, la mostra fa luce sulla sua collaborazione con George Balanchine e la Ballet Society, evidenziando la profondità e la ricchezza della sua eredità artistica. Il curatore Raffaele Bedarida, PhD, storico dell'arte specializzato in modernismo e politica transnazionale, ha una vasta esperienza nei temi di diplomazia culturale, migrazione e scambi tra Italia e Stati Uniti, ed è dunque particolarmente qualificato ad illustrare l'affascinante narrativa di Cagli.

Si è svolta a Sarajevo, presso l’edificio della Vijecnica, sede della municipalità cittadina, la seconda Conferenza “A vision becomes reality”, organizzata dall’Ambasciata d’Italia in collaborazione con il competente Ufficio dell’Agenzia italiana per la Cooperazione allo Sviluppo-AICS e dedicata al progetto del Museo di arte contemporanea “Ars Aevi”.  Precipua finalità dell’iniziativa era presentare lo studio di progettazione esecutiva del Museo – snodo fondamentale per la futura cantierizzazione dell’opera – che è stato finanziato dall’AICS e realizzato dalla società di architettura “NonStop” in stretto coordinamento con la Renzo Piano Building Workshop. Al contempo, in occasione dell’incontro è stata lanciato – a cura di UNESCO – un fondo fiduciario multi-donatori allo scopo di favorire la raccolta delle risorse necessarie alla realizzazione dell’edificio museale e alla manutenzione delle opere della collezione.

È stata inaugurata all’Hong Kong Museum of Art, la mostra “Titian and the Venetian Reinassance from the Uffizi” che presenta per la prima volta al pubblico locale capolavori di Tiziano e del Rinascimento Veneziano provenienti dalle Gallerie degli Uffizi di Firenze e da altri tre musei della Toscana. Attraverso cinquanta opere di artisti del calibro di Tiziano, Giorgione, Tintoretto e Paolo Veronese, viene illustrata la ricchezza del patrimonio artistico della scuola Veneziana del XVI secolo.

L’Istituto Italiano di Cultura di Amsterdam, in collaborazione con l’Ambasciata d’Italia nel Regno dei Paesi Bassi, è lieto di presentare una straordinaria doppia mostra retrospettiva dedicata all’artista Daniel Schinasi (Alessandria d’Egitto, 1933 – Nizza, 2021), fondatore del movimento Neofuturista. Curata con passione dalla figlia Sarah Schinasi, questa esposizione offre l’opportunità di immergersi nell’universo artistico di Schinasi e scoprire il suo impatto nell’arte contemporanea. La prima tappa di questa retrospettiva avrà luogo dal 2 dicembre al 20 febbraio nel prestigioso Pulchri Studio a L’Aja, dove saranno esposte circa 45 opere e un maestoso pannello murale.

In occasione del cinquantesimo anniversario della morte di Pablo Picasso, la sala delle luci del MAAG rende omaggio all'artista più influente e popolare del 20° secolo con una mostra coinvolgente che potrà essere visitata, dal 15 novembre. “Imagine Picasso” accompagna i visitatori in un viaggio attraverso la vita e oltre 200 opere di Pablo Picasso. Fornisce una visione unica del lavoro di uno dei geni più prolifici e creativi di tutti i tempi, dai periodi blu e rosa ai suoi capolavori del cubismo e del surrealismo. Presenti all’inaugurazione della mostra, i Annabelle Mauger e Julien Baron, che anno progettato la mostra e sono considerati pionieri dell'arte immersiva.  Presente anche Androula Michael, curatrice della mostra e storica dell'arte specializzata in Pablo Picasso. Così come Pascal Bernardin, produttore e amministratore delegato di Encore Productions. 

Il 10 novembre del 1948, all’indomani della Seconda guerra mondiale, l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite approvava e proclamava la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, uno dei più significativi, e attuali, documenti della storia recente del mondo. 75 anni dopo, dal 4 al 15 dicembre del 2023, l’Italia si fa promotrice, al Palazzo delle Nazioni Unite a Ginevra, dell’importante mostra “Arte italiana e Diritti Umani”, a cura di Ilaria Bernardi, promossa dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale in collaborazione dell’Associazione milanese Genesi, che dal 2020 è impegnata nella difesa dei Diritti Umani attraverso l’arte contemporanea.

Che cosa è l'arte contemporanea? che cosa spinge un'artista ad esporre certe opere? come e perché sviluppa un tema con quei materiali? che cosa è l'arte contemporanea? queste sono le risposte che con l'attuale mostra all'Helmhaus di Zurigo, si cercano di dare. 
Spesso sentiamo dire che l'arte contemporanea, compresa quella esposta all'Helmhaus, non viene compresa. Ma cosa significa realmente “comprendere” nel contesto dell’arte contemporanea? E: con “capire” intendiamo sempre tutti la stessa cosa? Un gruppo di artisti contemporanei, si è riunito, per pensarci insieme. In questo processo di sviluppo, “capire” è diventata ora meno una mostra sulla comprensione dell’arte e più sull’arte di comprendere. Con esposizione di opere ma anche performance temporanee. 

La mostra “Bianco o nero – Opere dalla Collezione 1935-2021” propone una prospettiva inedita su un nucleo di opere selezionate dalla Collezione MASI e offre al pubblico l’occasione di conoscere lavori mai presentati prima, o raramente esposti.
In un percorso multi-tematico, articolato in cinque sezioni, l’esposizione mette in dialogo opere di pittura, scultura, fotografia, arte cinetica e concettuale dagli anni Trenta ai giorni nostri. Dalle voci più forti dell’arte italiana del secondo dopoguerra al ready made dell’arte concettuale, dalla pop art fino alla scultura iperrealista dell’inizio del nuovo millennio, la mostra tocca, attraverso una ristretta, ma attenta selezione, diversi focus della collezione del MASI.






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