Dai pavimenti alla veneziana alle cupole rivestite alla bizantina, sono friulane le mani che hanno fatto di Lione, città multi-millenaria, un centro musivo. Per questo il 22 novembre è stata inaugurata nella città francese la mostra “la Friulana” della Scuola Mosaicisti del Friuli, che rimarrà aperta al pubblico durante i sei prossimi mesi. La mostra è stata organizzata dall’associazione Fogolâr Furlan di Lione, la cui missione è far conoscere il Friuli attraverso il mosaico.

Dagli strati più alti dell’atmosfera arriva un nuovo approccio rivoluzionario per la pulizia e il restauro delle opere d’arte. Si tratta dell’ossigeno atomico che in natura si trova tra gli 80 e i 300 km da terra con una concentrazione massima tra gli 85 e i 125 km. Produrre l’ossigeno atomico con macchinari di facile utilizzo e validarne i protocolli d’uso per la conservazione dei beni culturali sono gli obiettivi di MOXY, un progetto europeo appena partito che ha come unico partner italiano l’Università di Pisa.

Il Palazzo del Segretariato delle Nazioni Unite a New York è la sede della nuova mostra personale di Sabrina Rocca che fa seguito al successo dell’iniziativa espositiva del 2021 presso il Campus delle Nazioni Unite a Torino (Italia). I soggetti dei dipinti dell’artista sono gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs), 17 obiettivi interconnessi definiti nell'Agenda 2030 delle Nazioni Unite come una strategia "per raggiungere un futuro migliore e più sostenibile per tutti". 

Gli acquisti d'arte della città di Zurigo sono una parte importante della promozione artistica da parte del dipartimento di cultura del dipartimento presidenziale. Una selezione delle acquisizioni degli ultimi anni viene presentata al pubblico a intervalli regolari nell'Helmhaus. Questi sono realizzati su raccomandazione della Commissione per le Belle Arti della Città di Zurigo.

La mostra multimediale inaugurata il primo dicembre, porta al pubblico ad immergersi a 360* nelle opere di uno dei  maestri della secessione viennese, l’austriaco Gustav Klimt. Una passeggiare nel auditorio, adibito adesso alle mostre, il Licht Halle Maag, è un’esperienza sensoriale da non perdere. Gli spettatori, vengono catturati dall’arte e dalla bellezza delle opere del maestro. Le donne sono state l’ossessione del maestro, che nelle sue opere, le dipinge emancipate, forti e aperte all’amore e alla vita. 

Un'opera di Jean Arp, uno dei grandi maestri del Novecento, riaffiora dai depositi dei Musei Civici Fiorentini. Ancora una volta, il rapporto virtuoso tra il Museo Novecento di Firenze e il mondo accademico ha dato vita a un'importante riscoperta: Larme de galaxie (1962), piccolo capolavoro donato dall'artista alsaziano alla città di Firenze all'indomani della drammatica alluvione del 1966, torna alla luce dopo circa tre anni di studio e ricerche condotti da Emanuele Greco, curatore della mostra “Jean Arp. Larme de galaxie”, che  sarà allestita sino al 15 febbraio 2023 nelle sale del Museo del Novecento. L'opera, un unicum nella produzione scultorea di Arp, fu donata alla città di Firenze grazie alla generosità della moglie dell'artista, Marguerite Arp-Hagenbach, che nel 1967, all'indomani dell'alluvione, rispose con questo significativo omaggio all'appello lanciato agli artisti contemporanei da Carlo Ludovico Ragghianti.

Volete trascorrere dei momenti da favola? allora il Zauberpark è quello che fa per voi. Un festival di musica, tanti gli artisti in programma con concerti all’aperto e possibilità di mangiare agli stand, intrattenimento per bambini nel pomeriggio, e la sera uno spettacolo di sculture luminose che danno luce alla collina con la vista sulla città più’ interessante del momento, Zurigo. 

Quante donne vengono tutti gli anni uccise, vessate, maltrattate in Svizzera? Tante, troppe…alla scuola pedagogica di Zurigo nell’atrio prima di salire  a lezione, studenti e non solo hanno la possibilità di vedere grazie ad artisti e studenti della scuola d’arte, che cosa vuol dire maltrattare una donna. Maltrattamenti non solo fisici, ma anche morali, sociali…reclusioni forzate, mancanza di libertà. La mostra è uno scambio tra arte e sensibilizzazione di un pubblico attento e amante del design e dell’arte.

Con oltre trecento opere divise in sette aree tematiche e tredici sezioni - dagli inizi negli anni Cinquanta come illustratore commerciale sino all’ultimo decennio di attività negli anni Ottanta connotato dal rapporto con il sacro -, si è aperta il 22 ottobre scorso alla Fabbrica del Vapore diMilano la spettacolare mostra “Andy Warhol. La pubblicità della forma”.








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