DALLO STRETTO DI GARGAMELLA AI "BARILLA" FASCISTI: GLI STRAFALCIONI DELLA MATURITÀ 2024
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- Redazione
Sapevate che i Puffi esistono davvero e vivono al confine tra Europa e Asia? Incredibile da credere, ma è proprio quello che ha lasciato intendere uno studente durante il suo colloquio orale di Maturità. Perché alla domanda “Come si chiama il braccio di mare che collega il Mar Egeo al Mar di Marmara?”, avrebbe risposto, convinto: lo “Stretto di Gargamella”, l’acerrimo nemico degli ometti blu. Il luogo in questione è, chiaramente, lo “Stretto dei Dardanelli” e, questo, è solo un esempio dei brutti scherzi che può giocare la tensione da esame. Perché lo sventurato diplomando è in “ottima” compagnia. Lo mostra chiaramente la rassegna degli strafalcioni di Maturità che, come da tradizione, porta la firma del portale Skuola.net. Tutto grazie alle “soffiate” di quanti hanno assistito alle prove.
Storia, geografia, letteratura, scienze, arte: nessuna materia è immune dal contagio dell’orrore. Che spesso, ma non sempre, è figlio di errori dovuti a una simile assonanza. Così, proseguendo nel bestiario della Maturità 2024, ci si imbatte anche in una ragazza che ha aperto all’ipotesi che il regime fascista già all’epoca sfruttasse il marketing per promuoversi, rivolgendosi a una grande azienda italica per “brandizzare” le sue giovani leve. Secondo lei, infatti, i balilla in realtà si chiamavano “barilla”. Tesi sulla carta possibile - la nota industria è sorta a fine ‘800 - ma onestamente inverosimile. Ma il “Ventennio”, e il primo Novecento in genere, sono stati in lungo e in largo oggetto degli svarioni da orale, a vario titolo. Che dire, infatti, di quel maturando che ha reso “estiva” la Marcia su Roma, spostandola dal 28 ottobre al 28 giugno 1922 (chissà che caldo con le camicie nere!). O di quello che ha sottolineato come l’Italia, nel periodo tra il ‘39 e il ‘45 “era sotto l’influenza Comunista”. O, ancora, di quell’altro che ha sostenuto che le Foibe - le formazioni carsiche utilizzate dai partigiani jugoslavi per far sparire le loro vittime - furono un metodo di tortura tipico della Prima Guerra Mondiale (e non della Seconda). Oppure di una ragazza che, parlando dell’Olocausto, ha ricordato come gli ebrei venissero deportati nei campi di “concentrazione”, mente un’altra ha individuato nei “russi” i responsabili dello sterminio. Sarà la stessa che ha parlato di un “Mussolini comunista”? La brusca anticipazione dei fatti storici, già in parte passata in rassegna, è stata un fenomeno abbastanza diffuso durante gli orali di quest’anno. L’elenco è ricco. Il metodo del Blitzkrieg (la guerra lampo)? “Tipico del primo conflitto mondiale” ha risposto un candidato, ma era una specificità della Germania nazista ai primordi della Seconda Guerra Mondiale. Le bombe atomiche su Hiroshima e Nagasaki? “Uno degli atti conclusivi della guerra del ‘15-’18” ha ribattuto un altro, peccato che furono invece sganciate nel ‘45. Il Muro di Berlino? “Crollato nel 1948”...ma non era l’89? Di contro, però, c’è pure chi ha posticipato un po’ troppo gli eventi; come quel maturando che ha detto che “la Costituzione Italiana fu varata nel 1968”, nel pieno della protesta giovanile.