Indagando le abitudini di consumo dei partecipanti al test, alla domanda "quando mangi la pasta?”, la risposta che ha generato un punteggio più alto è "quando mi sento felice” con 4,54 su una scala Lickert da 1 a 6. Il suo consumo, in particolare, è legato a momenti di condivisione familiare (5,10) e amicizia (5,07). Inoltre, la maggioranza del campione (40%) identifica come comfort food proprio la pasta. Interrogati sulle tre parole da associare alla pasta, subito dopo i riferimenti specifici al gusto e all'identità ("Italia”, "buona”) l'unica emozione immediatamente associata è la felicità.

E alla domanda "quanto ti rende felice mangiare la pasta?”, il 76% degli utenti ha risposto "molto". Insomma, è anche per la sua capacità di evocare una carica emotiva positiva se un alimento tipico della tradizione, riesce a mantenersi protagonista della spesa. Lo confermano i dati di Unione Italiana Food: la pasta è consumata da tutti gli italiani o quasi (99%), in media circa 5 volte a settimana, per un totale di 23 kg annui pro capite che ci rende i più grandi consumatori mondiali. Dagli anni Sessanta ad oggi, una vasta letteratura scientifica, tra cui tre studi pubblicati sulla rivista The Lancet Public Health, hanno confermato che la pasta, ricca di Triptofano e Vitamine del gruppo B, è alleata del buonumore a livello nutrizionale. "I carboidrati sono delle molecole fatte di zucchero, quindi lo zucchero assunto dal nostro intestino e arrivato al cervello determina questa sensazione di benessere - afferma il prof. Piretta, nutrizionista gastroenterologo e docente dell'Università Campus Bio-Medico di Roma – Nel tratto intestinale ci sono dei recettori del gusto che agiscono anche sul sistema nervoso centrale attraverso dei meccanismi ormonali e neuro-ormonali che ci danno una memoria dell'assunzione dello zucchero. Quando si mangiano carboidrati quindi si stimolano le endorfine che trasmettono una sensazione di benessere. Infine, i carboidrati complessi come la pasta, assicurano un apporto sufficiente di triptofano, l'aminoacido precursore della serotonina, che regola l'umore. E le vitamine del gruppo B, presenti in quantità maggiore nella pasta integrale, implicano il rilassamento muscolare; soprattutto la B1, fondamentale per il sistema nervoso centrale, stimola la produzione di serotonina”.