In una nota Charles Michel (presidente del Consiglio europeo), Paschal Donohoe (presidente dell'Eurogruppo), Christine Lagarde (presidente della Banca centrale europea), Roberta Metsola (presidente del Parlamento europeo) e Ursula von der Leyen (presidente della Commissione europea) hanno ricordato che “Il 1º gennaio 1999 l'euro entrava in vigore come moneta unica di 11 Stati membri dell'UE. Da un quarto di secolo al servizio della nostra economia, l'euro semplifica la vita di 350 milioni di persone in 20 paesi.

La ragion d'essere dell'Europa è da sempre la possibilità di risolvere problemi che i paesi non sarebbero in grado di affrontare da soli. Dopo la Seconda guerra mondiale, leader lungimiranti compresero che per garantire la pace nel nostro continente l'unica via era l'unione delle economie. Poi, nel tempo, un'Europa unita avrebbe avuto bisogno di una moneta unica per sfruttare al massimo i benefici economici derivanti dal dividendo della pace. Alla fine degli anni '80, quando l'Europa mosse ulteriori passi verso l'approfondimento del mercato unico, il sogno di una moneta unica si trasformò in un progetto. Infine, 25 anni fa, il 1º gennaio 1999, questo progetto divenne realtà. Oggi – continuano - l'euro è una componente imprescindibile della nostra quotidianità; ci facilita la vita, ci offre stabilità e rafforza la nostra sovranità. L'euro ha semplificato la vita dei cittadini europei, che possono confrontare i prezzi, commerciare e viaggiare più agevolmente. Ci ha dato stabilità, salvaguardando la crescita e l'occupazione durante una serie di crisi. Inoltre, emettere la seconda valuta più importante al mondo rafforza la nostra sovranità in un mondo scosso dagli eventi. Non sorprende quindi che, dalla sua fondazione, l'area dell'euro sia passata da 11 a 20 paesi membri. Negli anni abbiamo dovuto affrontare sfide estremamente ardue, che hanno anche messo in questione il futuro stesso dell'euro. Ma ogni volta abbiamo reagito nel modo giusto. In risposta alla crisi finanziaria mondiale e alla crisi del debito sovrano, ad esempio, abbiamo istituito salvaguardie quali il sistema armonizzato di vigilanza e risoluzione delle crisi bancarie e il Meccanismo europeo di stabilità. Oggi il sostegno alla moneta unica da parte dei cittadini dell'area dell'euro è prossimo ai massimi storici. Ma il nostro lavoro non finisce qui. In questo momento ci troviamo infatti dinanzi a nuove sfide che i paesi non possono affrontare da soli e le persone guardano all'Europa per ottenere risposte”.