“Emozioni, Introspezione dell’Amore”, è l’ultimo lavoro di un giovanissimo scrittore ticinese, classe 1999, un libro che racconta la storia di due persone che entrano nel Museo dell'Arte dell'Amore e leggono le poesie appese sui muri. La poesia è la forma di scrittura che usa per raccontare un sentimento tanto complesso come l’amore in bilico tra cuore e cervello. Un viaggio introspettivo, senza andata ne ritorno, dove lo scrittore suggerisce al lettore di fermarsi nell’introspezione dell’amore, di vivere il Museo dell’Arte dell’Amore, un viaggio immaginario che ci porta a trovare dentro il nostro corpo i cassetti piú intimi della nostra anima. 

“Ti poni  sulla pelle con delicatezza, accarezzi ogni mia emozione”, cosi il viaggio inizia e il giovane scrittore ci fa un po’ da traghettatore con i suoi versi tra amore, emozioni, baci, parole non dette…tutto quello che ci porta a costruire il nostro Museo interiore.

 

 

Quando hai scoperto la scrittura ? Ho scoperto la scrittura per caso. Fin da piccolo ho iniziato a scrivere poesie per i miei famigliari che apprezzavano molto. Vedevo nel loro volto l'espressione di sorpresa. Era bello per me vedere i miei genitori emozionati. Da lì mi sono promesso di voler emozionare chiunque, poiché ogni persona merita un attimo in cui sperimentare le proprie emozioni ed essere strettamente collegate con esse.

Come eserciti il tuo stile e a chi ti ispiri? Non sono sicuro di aver uno stile proprio. Dipende se voglio scrivere delle poesie o un romanzo. Nel caso delle poesie mi ispiro ai miei sentimenti, quindi attribuisco lo stile a dipendenza di come mi sento in quel dato momento. Per quanto riguarda i romanzi cerco sempre di dare qualcosa di me ai vari personaggi, facendomi ispirare dalle persone che ho intorno. Paulo Coelho è sicuramente lo scrittore che ammiro e a cui mi ispiro maggiormente.

Sei giovanissimo con i tuoi coetanei come ti rapporti visto quello che scrivi? Credo che la scrittura sia adatta per ogni tipologia di età. Non c'è un momento giusto o sbagliato per scrivere, c'è un momento e una necessità. I miei amici mi hanno sempre rispettato e spronato ad andare avanti. Devo dire che le persone della mia età mi hanno stupito particolarmente. Ho ricevuto molti messaggi di auguri e di complimenti per quello che sto facendo. Ogni volta che ricevo questo tipo di messaggio sono felice perché so che sto facendo del bene alle persone. Spero di continuare a donare le emozioni che le persone meritano di provare o di riprovare. È anche grazie a loro se continuo a scrivere e a sviluppare la mia scrittura.

Come hai scelto la casa editrice? Emozioni, Introspezione dell’Amore fa parte della collana, Nuove realtà spazio- temporali….La casa editrice l'ho scoperta grazie a una mia compagna di classe che mi ha consigliato di mandare i miei manoscritti di poesia alla Flamingo Edizioni. Dopo qualche giorno mi hanno chiamato dicendomi che avevano intenzione di pubblicare il mio libro e dopo un anno ne ho pubblicato un altro. La scelta di mettere Emozioni - Introspezione dell'Amore nella collana Nuove realtà spazio-temporali sta proprio nell'intento del libro di far riscoprire date emozioni che le persone hanno magari dimenticato nel tempo. Dunque, ho cercato di scrivere in modo tale che le persone potessero intravedersi in quello che scrivevo. Per questo motivo fa parte di una collana che rispecchia l'introspezione spazio-temporale della persona.

Dove trai ispirazione per scrivere? L'ispirazione viene con l'esperienza, parlando con le persone e vivendo le emozioni. È come se una forte energia interna dicesse al mio corpo di scrivere e così comincio a farlo. È un qualcosa che è difficile spiegare, fa parte dei miei bisogni. All'inizio era una passione, ora una necessità che mi aiuta a stare bene.

Qual’è il momento della giornata dove scrivi maggiormente? Il momento della giornata dove scrivo di più è la notte. Riesco a riflettere e a mettere in maniera più chiara quello che sento su carta. Durante la giornata, nel caso in cui dovessi confrontarmi con una persona che mi parla della sua vita o di uno scenario che ha vissuto, allora scrivo il tutto sul telefono. Dipende da come mi sento, ma scrivo prevalentemente di notte.

Si sta nel tempo perdendo l’uso della scrittura a mano, tu scrivi mai a penna delle lettere o delle poesia a qualcuno? La soglia dell'attenzione sta man mano diminuendo e le persone probabilmente preferiscono scrivere sul telefono o da computer perché è piu’ veloce e diretto. Io credo che la scrittura a mano non perderà mai la sua magia, l'inchiostro di qualcosa che rimane impresso su carta e l'odore dei fogli che riflette l'impegno di aver scritto qualcosa con il cuore. Ho scritto e continuo a scrivere poesie e anche lettere per i miei cari e alle persona a cui voglio bene. La loro reazione mi fa capire che la scrittura a mano non ha perso valore nel tempo, ma è ancora un bellissimo regalo.

Scrivi dell’amore come se ne conoscessi mille sfaccettature, come fai? L'amore è tutto ciò che smuove il mondo. Spesso le persone hanno paura di parlare dell'amore perché sembra essere un argomento difficile da affrontare quando lo affronti. L'amore non sta nella quantità, ma nella qualità e nell'intensità delle emozioni che si provano. È un complesso meccanismo di stimoli che aiutano l'anima a stare in pace. Mi lascio trascinare da ciò che l'amore vuole dirmi e poi scrivo. Sono sicuro che ogni persona ha la capacità di scrivere sull'amore, bisogna solo sapersi lasciare andare e non avere paura di affrontare le emozioni che provoca.

A volte si sfugge dalle emozioni per non stare male, tu invece consigli di viverle e di ascoltarle le emozioni che a volte nascondiamo dentro di noi…. Le persone fuggono dalle emozioni, inconsapevoli che esse correranno sempre e sempre più velocemente. Consiglio di apprezzare le emozioni. All'inizio non è semplice farlo, ma con il tempo si impara a gestirle. Non bisogna nascondere le emozioni perché poi rimangono perse per troppo tempo e quando vuoi ritrovarle non sai più dove le hai messe. Dunque, il consiglio più prezioso che posso dare a una persona è lasciare che le emozioni facciano parte del percorso della vita. Fare introspezione serve proprio per individuare le fragilità e le debolezze proprie e farle maturare in modo che caratterizzino la nostra personalità.

Che cosa farai da grande? Da grande sogno di fare lo scrittore. In questo momento frequento la SUPSI come fisioterapista. Spero in futuro di poter fare entrambe le cose. Sono felice che la scrittura piano piano sta diventando anche un lavoro. Nel futuro quindi spero di diventare fisioterapista e scrittore.

 

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