Il nuovo lavoro di Daniele Maini, “In cammino sulle creste tra Grigioni e Ticino”, propone testi e immagini realizzate nel corso di un trekking ideato e organizzato da Stéphan Chiesa e ripreso dalla RSI nell’estate del 2021. Un cammino che si snoda tra alcune delle vette più selvagge delle Alpi, dalla cima del Sosto in Valle di Blenio, fino al Monte Bré sopra Lugano. Il percorso è difficile, impegnativo e riservato a gente esperta e allenata:150 chilometri in 11 tappe. Una via percorsa in compagnia di Aramis Dozio e otto giovani della Svizzera Italiana tra i 16 e i 24 anni, insieme a loro l’esperto e mitico alpinista Romolo Nottaris e la guida alpina vallesana Marie Hiroz, che hanno accompagnato e “guidato” gli otto ragazzi per 12 giorni.

Il libro documenta luoghi non accessibili a tutti, ma che meritano di essere conosciuti, proprio perché sono riservati a pochi eletti.  Il libro è composto da 192 pagine, divise dalle undici tappe della camminata.  I capitoli, sono spesso,  preceduti e seguiti da considerazioni di chi ha vissuto questa avventura in prima persona e introdotti da una prefazione di Mario Timbal, Direttore RSI. Arricchiscono le narrazioni citazioni e aforismi di celebri personaggi (scrittori, poeti, alpinisti) che, come dei flash, illuminano dettagli e particolari e ci fanno notare finezze e minuzie che vanno al di là del puro lato fisico, per accompagnarci nell’anima nostra e della Natura. Tutto il materiale raccolto ci consente di avvicinarci agli avvenimenti raccontati e descritti in modo concreto, quasi palpabile. Non è solo un libro, il lavoro si sviluppa poi in una vera e propria opera multimediale, che vuole dare al lettore un’esperienza che vada oltre al cartaceo. 

L’autore Daniele Maini, alla sua terza pubblicazione, parla di una nuova opportunità identificandola in quel fenomeno che in questi anni viene definito “realtà aumentata”. Di che si tratta? Attraverso un’applicazione scaricabile gratuitamente è possibile visionare su uno smartphone dei filmati della durata di circa 180 secondi l’uno, prodotti dalla RSI e che ci permettono di vivere in modo più completo e diretto le esperienze dei nostri protagonisti durante il loro appassionante trekking estivo sulle creste. Inoltre, strofinando le pagine della tappa 7 la carta emana una profumazione di pino provocando nuove sensazioni sensoriali. Un’immersione nella natura incontaminata a 360°, che vi darà lo spunto nelle vostre passeggiate in  montagna di guardare il paesaggio sotto tanti altri aspetti, e per chi ancora si sia cimentato, forse uno spunto per partire e provare qualcosa di nuovo.  Daniele Maini ci racconta meglio la sua esperienza che poi è diventata il libro “ In cammino sulle creste tra Grigioni e Ticino”. 

 

 

1) Che cosa è cambiato da “In cammino sulla via Alta Idra” a  In cammino sulle creste “, quindi dal tuo primo lavoro a questo?

In primis è cambiato il percorso, un tracciato meno difficile e meno tecnico rispetto alla Via Alta Idra, ma più lungo ma non meno impegnativo. Abbiamo toccato altre regioni, tra cui il Grigioni italiano e la Mesolcina. A differenza della Via Alta Idra che è un tracciato quasi tutto bianco e blu, questo nuovo percorso è solo in parte bianco e blu.

2) Come e quando avete deciso la vostra “spedizione”?

Il trekking viene programmato direttamente dalla RSI appena terminato il precedente, nel mio specifico caso mi aggrego alla comitiva appositamente per documentare con le fotografie i vari momenti vissuti durante il percorso. Da tre anni vengono trasmessi durante il periodo Natalizio, i filmati relativi al percorso,  e la gente aspetta con trepidazione questi “viaggi” sulle nostre montagne dietro casa.

3) Come è portarsi l’attrezzatura fotografica in tutto il percorso?

La mia attrezzatura è composta da macchina fotografica con obiettivo 18-300mm e un grandangolare 10-24mm, niente di più. Il resto, computer, caricatori, e tutto quello che mi serve,  viene trasportato con elicottero da capanna a capanna ogni giorno, sempre che possa volare, quindi direi che sono fortunato, non mi devo portare molto sulle spalle. Devo dire che ho  imparato negli anni ad essere più leggero possibile e ad avere il minimo indispensabile con me per poter lavorare.

4) Quali difficoltà hai incontrato durante il tuo ultimo percorso?

Difficoltà particolari non ne abbiamo incontrate. Un elemento che non si  può più di tanto programmare è la  meteo, che a volte ci  stata  sfavorevole, come la nebbia improvvisa sul ghiacciaio dell’Adula che ci limitava la vista di parecchio, difficoltà poi risolta con l’esperienza della nostra guida Marie Hiroz.

5) Qual’è la foto più bella che hai fatto secondo te?

Difficile scegliere una foto sola, ogni scatto mi ricorda un momento vissuto durante il cammino, se proprio devo sceglierne una, scelgo la foto del camoscio che ad ampie falcate scappa alla nostra vista, tieni presente che eravamo distanti da lui almeno 150 metri e lo abbiamo visto all’improvviso.

6) Ne “In cammino sulle creste”, sono cambiati i compagni e il panorama, con quali criteri si scelgono le persone che partecipano ad una spedizione come questa?

Vengono svolte delle selezioni nei mesi precedenti, in seguito viene organizzato un fine settimana in capanna, in primis guardano come si destreggiano durante questi due giorni, secondariamente cercano di trovare nel singolo ragazzo/a anche il “personaggio” che possa poi durante il trekking attirare l’attenzione del pubblico che guarderà la trasmissione. In questo trekking si è creata una bellissima sinergia tra i giovani e le persone di esperienza come Romolo Nottaris ,alpinista, e Marie Hiroz, la nostra guida alpina.

7) Dopo tanti giorni passati insieme, non è difficile salutarsi alla fine?

Certo che si, dopo 12 giorni, passati felicemente insieme è normale, ma  si è anche  felici di rientrare a casa e assaporare qualche comodità. Dormire in molte capanne e in situazioni differenti ogni notte, fa si che si arrivi a fine percorso stanchi. C’è poi  la consapevolezza che i rapporti di amicizia creati nei giorni di viaggio, sicuramente continueranno anche in futuro.

8) Che messaggio vuoi dare con questi tuoi due lavori dedicati alla montagna?

Abbiamo la fortuna di vivere in Svizzera dove abbiamo dei paesaggi e una natura fantastica, con questi libri legati al nostro territorio, vorrei che le persone si rendano conto di quante possibilità hanno di trascorrere il tempo all’aria aperta, e scoprire ogni giorno in ogni stagione qualcosa di diverso.

9) Hai qualche consiglio da dare a chi si vuole cimentare in camminate di questo tipo?

La preparazione fisica è fondamentale, si cammina 12 giorni filati ogni giorno dalle 7 alle 10 ore su sentieri di alta montagna e in questo caso salendo anche un ghiacciaio. Consiglio anche di partire con l’attrezzatura idonea per il percorso e accompagnati da persone qualificate e con  esperienza, tecnicamente  pronte per affrontare questo genere di tracciato non adatto a chiunque.

 

In cammino sulle creste tra Grigioni e Ticino

Daniele Maini (fotografie e testi)

Formato: 23 x 30,5 cm
Pagine: 192 + 4 di copertina - 245 fotografie a colori
Copertina cartonata

Realtà aumentata con 11 contributi video elaborati dalla RSI


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