È uscito nel dicembre scorso, pubblicato dalla casa editrice youcanprint, il libro di Rosaria GuerraDonne Pirata. Vite ribelli sul mare”.
Tradizionalmente la storia dei pirati è incentrata sui leggendari predoni del mare attivi in Europa e nelle Americhe tra il XVI e il XVIII secolo. In realtà, pirati e corsari operarono in ogni tempo e in ogni mare, dalle isole britanniche al sud est asiatico, dal Mediterraneo alla Scandinavia, dai Caraibi all'emisfero australe.

Tra di loro non vi furono solo omaccioni rozzi e barbuti, ma anche donne che lasciarono la terraferma e scelsero il mare come spazio e strumento di emancipazione e di realizzazione individuale, salvandosi così da una vita subordinata, spesso misera o, semplicemente, noiosa. Ribelli, impavide e spregiudicate, forzarono il loro destino e non esitarono a ricorrere alla strategia, alla violenza e alla guerra per diventare protagoniste della loro esistenza. Per la libertà personale o del loro Paese, per sete di vendetta o di potere, per amore di un uomo o per puro piacere dell'avventura, le donne pirata hanno disubbidito, sfidato le leggi degli uomini e combattuto fino alla fine dei loro giorni. Talvolta vincendo, talvolta perdendo persino la vita ma senza mai rinunciare alla loro natura profonda e ai loro sogni di indipendenza. Regine, contadine, galeotte o prostitute, quelle donne forti, audaci e rivoluzionarie meritano che le loro vite siano sottratte al silenzio dell'oblio in cui sono rimaste per secoli e che le loro storie siano, finalmente, raccontate. Ed è proprio quello che fa Rosaria Guerra nel suo libro.
Nata a Roma, dove vive e lavora e dove si è laureata in Lettere all’Università La Sapienza di Roma, Rosaria Guerra è giornalista professionista, scrittrice e insegnante. Nel 1991 ha pubblicato i suoi primi racconti in Luci dal silenzio – Antologia Romana (Palmieri Ed.). Da allora ha scritto, tradotto e disegnato per varie testate cartacee e online, tra le quali Il Tempo, Il Giornale del Mattino e The Daily News Travel. Si è occupata della ricerca e stesura dei contenuti per Il Boccaccio riveduto e scorretto di Dario Fo e per l’opera multimediale Il Caffè Letterario di Repubblica-L’Espresso. Ha contribuito all’archivio Eclap per la biblioteca digitale Europeana, curato l’ufficio stampa di eventi culturali e gastronomici e collaborato a progetti di formazione giornalistica e linguistica. Nel 2014 ha pubblicato con Jacopo Fo il saggio “Perché gli svizzeri sono più intelligenti” (Barbera Ed.) e ha ideato e realizzato il blog Sweet…zerland per la RSI Radiotelevisione Svizzera. Nella clausura da pandemia ha trovato il tempo per dedicarsi a questo nuovo saggio, inedito e originale, frutto della sua innata curiosità e di due grandi passioni al cui richiamo lei stessa ammette di non poter resistere: la storia e il mare.