Promuovere l'internazionalizzazione delle imprese calzaturiere marchigiane, rafforzandone la competitività sui mercati internazionali: questo l’obiettivo del protocollo d'intesa siglato il 21 gennaio tra Regione Marche e Assocalzaturifici ad Ancona nella sede di Palazzo Raffello, il primo del genere in Italia. L'accordo, che avrà validità biennale, è stato sottoscritto dall'assessore alle Attività Produttive della Regione Marche, Andrea Maria Antonini, e dalla presidente di Assocalzaturifici, Giovanna Ceolini.

Presente anche il direttore del Dipartimenti Sviluppo Economico e ad interim di Atim Stefania Bussoletti. “Questo protocollo rappresenta un passo significativo per valorizzare il settore calzaturiero marchigiano, un comparto che da sempre costituisce un'eccellenza del nostro territorio, ma che oggi, a causa di dinamiche nazionali e soprattutto internazionali, sta attraversando un momento di difficoltà” ha esordito l’assessore Antonini. “Il protocollo d'intesa rappresenta uno strumento di cooperazione strutturata tra le due realtà e si pone l'obiettivo di sostenere le imprese marchigiane del distretto del calzaturiero e della pelletteria nel processo di globalizzazione. Tra le azioni previste: iniziative di incoming di operatori esteri (buyer, giornalisti e influencer) nelle Marche per favorire incontri B2B e attività formative; educational tour all'estero per presentare i prodotti e promuovere la cultura del Made in Marche; partecipazione a eventi fieristici internazionali e organizzazione di eventi collaterali per rafforzare la visibilità del territorio e dei prodotti marchigiani”. Le Marche sono un territorio cruciale per la calzatura italiana e per l’intero Made in Italy. Un indotto con fortissime capacità produttive (dal momento che concentra il 30% circa delle aziende calzaturiere nazionali) e ricco di competenze che coniugano l’eccellenza della tradizione manifatturiera con l’innovazione tecnologica. Nel primo semestre 2024 l’export ha toccato quota 658,88 milioni di euro, pari al 10,9% del totale Italia, con un calo del -7,4% rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente ma in crescita del +1,5% sui primi 6 mesi 2019 precovid.