In vista del Consiglio straordinario Giustizia e affari interni del 25 novembre, la Commissione europea ha presentato oggi un “Piano d'azione dell'UE per il Mediterraneo centrale” che contiene alcune misure “operative” per affrontare le sfide immediate che pone la rotta migratoria del Mediterraneo centrale.


Il Piano si compone di 20 misure, articolate intorno a tre pilastri: ridurre la migrazione irregolare e non sicura; fornire soluzioni alle sfide emergenti nel settore della ricerca e soccorso dei migranti; rafforzare il meccanismo di solidarietà e responsabilità tra gli Stati membri.
PRIMO PILASTRO: LAVORARE CON I PAESI PARTNER E LE ORGANIZZAZIONI INTERNAZIONALI
Una cooperazione rafforzata con i paesi partner e le organizzazioni internazionali è fondamentale per affrontare le sfide delle migrazioni. L'UE rafforzerà le capacità di Tunisia, Egitto e Libia per garantire una migliore gestione delle frontiere. Rafforzerà la lotta contro il traffico di migranti e rafforzerà l'impegno diplomatico sui rimpatri, intensificando nel contempo i percorsi legali verso l'Ue. Per coordinare queste azioni e massimizzarne l'impatto, l'Ue farà un uso migliore delle sue strutture di coordinamento e avvierà un'apposita iniziativa “Team Europa” sul Mediterraneo centrale entro la fine di quest'anno.

SECONDO PILASTRO: UN APPROCCIO PIÙ COORDINATO ALLA RICERCA E AL SOCCORSO
Il piano d'azione propone misure per rafforzare la cooperazione tra gli Stati membri e tutti gli attori coinvolti nelle attività di ricerca e salvataggio nel Mediterraneo centrale, utilizzando il gruppo di contatto europeo per la ricerca e il salvataggio, annunciato nell'ambito del nuovo patto. Frontex, insieme agli Stati membri interessati, effettuerà una valutazione della situazione nel Mediterraneo centrale. Sarà garantito un coordinamento più stretto con l'UNHCR e l'OIM. Dovrebbero inoltre essere promosse discussioni in seno all'Organizzazione marittima internazionale sulla necessità di un quadro specifico e di orientamenti per le navi con particolare attenzione alle attività di ricerca e salvataggio.

TERZO PILASTRO: RAFFORZARE L'ATTUAZIONE DEL MECCANISMO VOLONTARIO DI SOLIDARIETÀ E DELLA TABELLA DI MARCIA COMUNE
La dichiarazione di solidarietà concordata il 22 giugno 2022 prevede un meccanismo volontario e temporaneo per un anno, che funge da ponte verso il futuro sistema permanente previsto dal patto. Il piano d'azione propone di accelerare l'attuazione del meccanismo, anche per fornire un rapido sostegno agli Stati membri che ricevono arrivi via mare, migliorare la flessibilità, razionalizzare i processi e attuare il finanziamento di misure alternative di solidarietà.

PROSSIMI PASSI
La Commissione presenterà il Piano d'azione al Consiglio in vista del Consiglio straordinario Giustizia e affari interni del 25 novembre. L'UE continuerà a vigilare sugli sviluppi di altre principali rotte migratorie verso l'Europa, tra cui la rotta Türkiye/Mediterraneo orientale, la rotta Mediterraneo occidentale/Atlantico e la rotta migratoria dei Balcani occidentali. A tale riguardo, il piano d'azione può servire da modello per sviluppare piani simili che affrontino le specificità di altre rotte migratorie.