È una Giorgia Meloni che ribadisce l’unità della Nato e l’importanza del ruolo italiano quella che ha parlato in conferenza stampa il 12 luglio al termine del Vertice dei Capi di Stato e di Governo dell’Alleanza Atlantica, a Vilnius. “Questo vertice è riuscito a ribadire una delle certezze che abbiamo avuto in questo tempo, che è l’unità dell’Alleanza Atlantica, che è la determinazione di tutti gli alleati a difendere i propri valori, a difendere le regole del diritto internazionale senza le quali nessuno di noi sarebbe al sicuro - ha affermato la presidente del Consiglio - E chiaramente difendere il diritto internazionale, difendere la sicurezza comune è anche il modo migliore che abbiamo per difendere la sicurezza dei nostri cittadini”.

La premier ha voluto evidenziare il ruolo dell’Italia, soprattutto nel mettere il focus dell’Alleanza sul Mediterraneo: “abbiamo rivendicato il ruolo nell’Alleanza, abbiamo rivendicato l’attenzione che in questo momento va data particolarmente al fianco orientale ma abbiamo chiesto anche maggiore attenzione nei confronti del fianco sud”. Dopo aver rivendicato che la libertà ha un costo, riferendosi alle spese per la difesa, la Meloni ha dichiarato che “nell’impegno sul 2% di spesa dedicata alla difesa in rapporto al Pil, si debba tenere conto della progressione, della sostenibilità, della responsabilità e della partecipazione al funzionamento dell’Alleanza che ogni alleato assume”, soffermandosi sul fatto che l’Italia “con i suoi quasi 3.000 uomini è il principale contributore in termini di presenza nelle missioni di pace dell’Alleanza Atlantica all’estero”. Sul fronte dell’Ucraina, invece, la posizione della presidente del Consiglio è chiara: “è evidente per come la vediamo noi che senza adeguate garanzie di sicurezza per l’Ucraina sia molto più difficile arrivare alla pace. Atteso che, come noi sappiamo, la Russia in passato ha molto spesso violato i patti che aveva sottoscritto. Il tema delle garanzie per l’Ucraina è propedeutico anche a favorire un processo di pace”. Al riguardo ha assicurato, nel suo intervento, che “l’Ucraina entrerà a far parte della NATO quando le condizioni lo permetteranno”.