“Se non la dici con un inglesismo non sei figo. Si chiama ‘Roots-in’, dove roots sta per radici. Di sottinteso c'è la parola turismo. E ‘Roots-in’, che va pronunciato con uno slittamento vocale rigorosamente verso la e per non scadere in allusioni che hanno a che fare con le emissioni brusche e rumorose che dallo stomaco risalgono alla bocca, è la prima ‘Borsa internazionale del turismo delle origini’, appunto. E Borsa - scrive la traduzione stavolta è metaforica, sta per avamposto di uomini d'affari chiamati a far girare meglio e più a lungo i dividendi del turismo”.

Così La Gazzetta del Mezzogiorno presenta la rassegna che si terrà a Matera il 20 e 21 novembre promossa dall'Agenzia di Promozione territoriale della Basilicata (Apt) e dal suo direttore, il materano Antonio Nicoletti, che “allunga a dismisura l'onda di Matera capitale culturale europea 2019”. Nicoletti, sottolinea il quotidiano, ha trovato sponde di primo piano come l'Enit (Ente Nazionale italiano per il turismo) e il ministero degli Affari Esteri per fare in modo che Matera segga in prima fila nel 2024, “Anno del Turismo di ritorno”, mega progetto finanziato dal governo con i fondi del Pnrr. Nel 1997 l'Enit inserisce nella categoria “Turista delle Radici” 5,8 milioni di viaggiatori che visitano il nostro Paese. “La sfida che abbiamo davanti - dice Marina Gabrieli, coordinatrice nazionale progetto Pnrr - Turismo delle radici del ministero degli Affari esteri - è dare nuova vita ai borghi che si stanno spopolando e dare una opportunità agli italiani che vivono all'estero per rinsaldare il loro legame. Anche per questa ragione stiamo realizzando il passaporto del turista delle origini che consentirà di avere una serie di agevolazioni per i loro viaggi di ritorno”.