Friuli nel mondo: scade il 15 aprile 2022 il concorso per racconti umoristici “Jacum dai Zeis”
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- Redazione
Il progetto Jacum 100, dedicato all’anniversario dei cento anni dalla morte avvenuta nel 1921 di Giacomo Bonutti, meglio conosciuto nella cultura popolare friulana come Jacum dai Zeis, entra dunque nella sua seconda fase. Infatti, dopo il grande successo della pubblicazione delle sue vicende raccolte da Angelo Covassi (andato esaurito nelle edicole), ecco ora il concorso letterario dedicato a racconti brevi umoristici, sull’esempio di quelli che vedono protagonista il provocatorio artigiano-commerciante di fine ‘800.
L’iniziativa è promossa dal settimanale Il Friuli e dalla Società Filologica Friulana in collaborazione con l’Università di Udine, con il coordinamento del professor Matteo Venier. Inoltre, il concorso gode della collaborazione dell’Arlef, del patrocinio della Presidenza del Consiglio della Regione autonoma Friuli-Venezia Giulia, dei Comuni di Codroipo, Pocenia e Talmassons, dell’Ente Friuli nel Mondo e del Comitato Unpli Fvg e il sostegno di Confartigianato Udine, di Confcommercio Udine e di BancaTer.
I testi in gara dovranno essere brevi, cioè di massimo 3.200 battute spazi inclusi, e appunto umoristici. Sono previste due categorie: lingua friulana e lingua italiana. Ogni concorrente o gruppo di concorrenti può inviare fino a un massimo di tre racconti, anche differenziati tra loro nelle due diverse lingue. Per tutti i dettagli si fa riferimento al regolamento pubblicato su www.ilfriuli.it.
Il termine di presentazione dei componimenti, completamente gratuita, è fissato al 15 aprile 2022 e il concorso intende coinvolgere concorrenti non solo della regione ma di tutta Italia e anche dall’estero, grazie alla collaborazione con il network dei Fogôlars Furlans nel mondo.
Il montepremi finale è di 1.000 euro e la cerimonia di premiazione si terrà nell’ambito della “Settimana della cultura friulana” in programma a maggio del prossimo anno.
“Jacum dai Zeis è protagonista di una cultura tramandata fino a poco tempo per via orale e che dopo un secolo è stata salvata per i posteri”, commenta il direttore de Il Friuli, Rossano Cattivello. “Con questo concorso intendiamo dare la possibilità di tanti scrittori, professionisti o amatoriali, che sull’esempio delle gesta di Giacomo Bonutti sanno tradurre in un racconto il lato, solitamente nascosto, umoristico, a tratti provocatorio e quasi rivoluzionario di noi friulani”.