BOLOGNA PUNTA SULLE INDUSTRIE CULTURALI E CREATIVE
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- Redazione
Dopo mesi di preparazione e valutazione, il bando dell’Istituto europeo di innovazione e tecnologia (EIT) per la creazione di una Comunità della conoscenza e dell’innovazione (KIC) nel settore delle Industrie culturali e creative è stato vinto da un consorzio che vede anche la partecipazione dell’Università di Bologna (attraverso il consorzio Una Europa). Grazie al lavoro di cinquanta partner provenienti da venti paesi europei, il consorzio ICE (Innovation by Creative Economy), coordinato da Fraunhofer-Gesellschaft, ha superato la valutazione della Commissione europea.
Il risultato è un finanziamento multi-milionario per sette anni di attività, destinato allo sviluppo delle industrie culturali e creative, in linea con le raccomandazioni europee in tema di sostenibilità, sviluppo digitale e inclusione sociale. Sei le città che saranno punti nevralgici delle attività della KIC, e tra queste c’è anche Bologna, insieme ad Amsterdam, Barcellona, Helsinki, Kosice e Vienna. A Bologna avrà infatti sede, presso il Tecnopolo, uno dei Co-location Centre, che fornirà attrezzature, spazi e servizi per le attività della KIC. Il Rettore dell’Alma Mater Giovanni Molari è estremamente soddisfatto di questo risultato, ottenuto attraverso un grande lavoro svolto non solo a livello europeo, ma anche nazionale e regionale. Un impegno che ha visto la piena sinergia tra l’Università di Bologna, presente attraverso la sua partecipazione a Una Europa, la Regione Emilia-Romagna e il Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR). L’obiettivo della KIC ICC, afferma il Rettore dell’Università di Bologna Francesco Ubertini , è “portare a valore il contributo che il Sistema Italia può garantire al consorzio europeo a partire dai principali asset di competenze e di infrastrutture disponibili, dalla stretta connessione con l’ecosistema territoriale, i cui attori pubblici e privati contribuiranno a rafforzare il triangolo della conoscenza (istruzione, ricerca, innovazione) nella dimensione nazionale e internazionale”. L’Alma Mater, aggiunge, potrà “assicurare un solido supporto scientifico grazie alle competenze interdisciplinari che può garantire, alla rete di collaborazione con i più importanti centri di ricerca e innovazione a livello internazionale, all’eccellente collegamento con gli attori del triangolo della conoscenza, con le altre sedi del consorzio, con il CNR e con Art-ER, anche collaborando all’interno degli spazi dedicati alla KIC presso il Tecnopolo”.