Uno dei primi appuntamenti della visita di Stato in Cile del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che si chiude il 6 luglio, è allo stadio italiano di Santiago dove ha incontrato una rappresentanza della comunità italiana, a riprova del ruolo fondamentale che ricoprono gli italiani che emigrarono - ed emigrano ancora - nel Paese sudamericano. "Gli italiani venuti a vivere in Cile e i cileni di origine italiana che sono pienamente cileni, ma mantengono l'affetto per le loro origini: questo è un elemento di collegamento umano storico tra i nostri Paesi che rende ancor più forte la sintonia che intercorre fra Cile e Italia", afferma il Capo dello Stato al termine del colloquio con il Presidente Boric.

La visita di Stato in Cile "è anche l'occasione per sottolineare l'eccellenza dei rapporti di amicizia e di collaborazione che intercorrono tra il Cile e l'Italia", sottolinea Mattarella ricordando il rapporto di interscambio economico e commerciale tra i due Paesi, che "nasce dal fatto che i nostri sistemi economici sono complementari. Dalla collaborazione fra tante nostre aziende, intendiamo accrescere questa collaborazione". E poi c'è il tema della memoria e il rifiuto di ogni dittatura: "Sono lieto di essere qui anche perché questo è il cinquantesimo anniversario del colpo di Stato. La nostra Ambasciata in quei giorni ha accolto un numero ampio di esuli, di perseguitati. E il nostro Paese ha avuto la presenza di molti esuli cileni. Questo ha reso partecipe l'Italia, la sua pubblica opinione, le sue istituzioni, la sua stampa, la sua cultura, di quanto avveniva. E siamo orgogliosi del fatto che questa storia è diventata per noi storia comune con il Cile". Con il presidente Boric, Mattarella ha poi discusso dei vari settori su cui si sviluppano i rapporti tra Italia e Cile: dal piano scientifico e tecnologico, con la "collaborazione fra le nostre realtà e agenzie spaziali", a quello culturale, con "la produzione letteraria cilena" che "in Italia è seguita e amata". C'è poi uno dei temi prioritari all'attenzione della comunità internazionale: il clima. "Cile e Italia avvertono, in maniera responsabilmente alta, l'importanza della difesa dell'ambiente, dell'esigenza della transizione climatica, ecologica. L'esigenza è difendere il clima per garantire un futuro alle prossime generazioni - sottolinea il Capo dello Stato -. E tutto questo passa attraverso non soltanto enunciazioni, ma attraverso concreti provvedimenti e decisioni precise, come quelle che il Cile ha annunciato e che l'Italia sta cercando anch'essa di coltivare". Dopo la lectio magistralis all'Università del Cile dal titolo "America Latina ed Europa: due continenti uniti per la pace, la democrazia, lo sviluppo", Mattarella ha inaugurato la mostra "Forme e colori dell'Italia pre-romana" allestita all'Istituto italiano di cultura e ha reso omaggio al Monumento in onore di Lumi Videla, presso la Residenza dell'Ambasciatrice d'Italia. Al termine Mattarella si è trasferito a Punta Arenas dove, giovedì 6 luglio, ha visitato il Forte Bulnes, il Museo Salesiano Maggiorino Borgatello, il Círculo Italiano e il Mausoleo della Fratellanza Italiana.